Quartararo termina sotto le aspettative il GP di Germania, appena 13° posto e 5″ più lento dello scorso anno a parità di gomme.
Non è un risultato che si aspettavano Quartararo e Yamaha quello colto in Germania, al Sachsenring, ma che segue il trend di questo inizio di stagione. Fabio è 13°, a due secondi dal compagno Morbidelli che gli chiude appena davanti in gara. E a 25″ dal vincitore Martin. “Oggi è stata una gara difficile, abbiamo provato ad azzardare qualcosa con le gomme ma non ha fruttato“ ammette Fabio. “Alla fine chiudere decimo o tredicesimo non cambia nulla e va bene averci provato. Se usiamo la stessa gomma degli altri, sappiamo già che partiamo sconfitti, tanto vale provarci“.
Ad aver convinto Quartararo della scelta però è stato anche il fatto che, 12 mesi fa, con la stessa gomma ci vinse: “La Soft posteriore che ho usato è quella con cui ho corso e vinto lo scorso anno, solo che Michelin un anno fa l’aveva chiamata Medium. Il problema è che la gara è stata più veloce di 20″ ma io sono stato più lento di 5″ e dobbiamo capire perché.”
La situazione della Yamaha è difficile, al pari di quella della Honda, e il risultato odierno rispetto a un anno fa non fa che metterla ancor più in luce. Ma Quartararo, ai microfoni di Sky, rimanda al mittente qualunque parallelismo tra lui e Marc Marquez: “Non me la godo a fare risultati del genere, è difficile per me come per Marc. Lui è dal 2020 che soffre, da quando si è rotto al braccio, e per questo la nostra situazione è differente. L’unica cosa che ci accomuna è che siamo in difficoltà con le nostre moto.“
Se Marc sembra in crisi con Honda, forse demotivato, lo stesso non vale per Fabio che resta sempre fiducioso e disponibile verso la Casa di Iwata nonostante il momento difficile. “È da tanto tempo che io, Franco e il team raccontiamo le nostre difficoltà, una grossa in particolare, ai giapponesi e gli stiamo sempre sotto ai giapponesi per cambiare le cose” dice, Quartararo.
Il problema semmai è la poca reattività dalla factory nel Sol Levante, lamentata molto anche da Valentino Rossi dal 2018, dove sembra preferiscano lavorare a modo loro. “La loro mentalità è molto più lenta di quella europea nell’apportare cambiamenti. Stiamo cercando di trovare una soluzione per velocizzare il modo di lavorare, e magari che si concentrino su un problema alla volta” spiega Quartararo, provando ad abbozzare un sorriso di speranza nonostante un risultato pessimo come questo di oggi in Germania.