Enea Bastianini torna sul podio finendo al secondo posto il Gran Premio del Portogallo a Portimao. Il pilota del team Lenovo Ducati è soddisfatto del risultato ottenuto, nonostante abbia dovuto fare i conti con un Jorge Martin perfetto dal primo all’ultimo giro.
“The Beast is back”. Apostrofa così Simon Crafar il ritorno in parco chiuso di Enea Bastianini, arrivato secondo al termine del Gran Premio del Portogallo sul circuito di Portimao; dopo la delusione della Sprint il #23 è riuscito ad azzeccare la partenza e a rimanere a contatto con Jorge Martin e Maverick Viñales: l’ormai nota brillante seconda metà di gara di “Bestia” lo ha visto stampare giro record dopo giro record, che però non sono bastati né per guadagnarsi la seconda posizione in pista, arrivata dopo la caduta di Viñales causata da un problema tecnico al cambio, né per giocarsi la vittoria con il pilota del team Prima Pramac Ducati: “È stato bellissimo, dopo il risultato nella Sprint volevo riscattarmi. Ci ho creduto sempre fino in fondo, ma Jorge oggi è andato veramente forte e mi sono dovuto accontentare della seconda posizione; non so cosa sia successo a Maverick in fondo al rettilineo, ma è stato un peccato, sarebbe stato bello battagliare per il gradino di mezzo del podio.”
Bastianini non nasconde che il #89 abbia dominato dal principio la gara del secondo round del mondiale MotoGP e che anche lui avrebbe dovuto mettere in atto l’eccellente dimostrazione di lucidità e perfezione dimostrata oggi dal madrileno; qualche leggera sbavatura, unita alla tensione durante le prime fasi di gara e alla difficoltà nel rimanere dietro a “Top Gun” non gli hanno dato la chance per puntare al primo posto, sebbene Enea affermi che conquistarlo sarebbe stata un’impresa molto ardua: “Ad inizio gara ero molto nervoso e ho fatto qualche errore di troppo, ad esempio sono subito andato lungo in curva 5. Jorge invece è stato perfetto, non ha mai fatto un passo falso o nemmeno una piccola imprecisione. Io e Maverick abbiamo provato ad avvicinarci in alcuni momenti della gara, ma ho fatto fatica con Viñales davanti perché era molto forte nell’ultimo settore e non riuscivo mai ad avvicinarmi quel tanto che bastava per tentare il sorpasso in un altro punto della pista; sopravanzarlo mi avrebbe dato un’opportunità per puntare alla vittoria, ma oggi riprendere Jorge e superarlo era impossibile“.