Secondo i tecnici Brembo, che supportano tutti team partecipanti alla classe MotoGP, l’Algarve International Circuit rientra nella categoria dei circuiti scarsamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2, il più basso del campionato 2020. Nove i punti di frenata per i piloti della classe di maggior cilindrata del Motomondiale, che in gara utilizzeranno l’impianto frenante per oltre dodici minuti. I continui saliscendi che caratterizzano questa pista rendono difficile per i piloti calibrare le staccate, con il rischio di arrivare lunghi in discesa, dove si tocca una pendenza massima del 12%, o di frenare troppo presto in salita, con pendenze del 6%. Da non dimenticare l’inclinazione trasversale, che tocca in alcuni punti l’8%.
I piloti della MotoGP utilizzano i freni in 9 delle 15 curve del tracciato portoghese, una in meno rispetto ai piloti del Mondiale Superbike, che qui hanno corso ad agosto, e due in rispetto alla Formula 1, che ha corso qui a fine ottobre. Cinque delle frenate affrontate dalle MotoGP ogni giro sono caratterizzate da cali di velocità inferiori ai 100 km/h, ed hanno una durata inferiore a 3,2 secondi. Di conseguenza la decelerazione media non supera il valore di 1 g nella maggior parte delle curve. In ogni giro i freni delle MotoGP sono in funzione per 30 secondi, a fronte dei quasi 31 secondi e mezzo delle derivate di serie, così nei 25 giri di gara il tempo di frenata è di circa 12 minuti e mezzo mentre il carico totale sulla leva del freno non arriva a 650 kg.
Delle nove frenate che affronteranno i centauri della MotoGP solo una è classificata come impegnativa per i freni, una è di media difficoltà e le restanti 7 poco scarsamente impegnative. La staccata più dura è quella necessaria ad affrontare la prima curva dopo il traguardo, banalmente denominata ‘Primeira‘. Complice un rettilineo di quasi mille metri i prototipi arriveranno 325 km/h prima di iniziare la frenata, la quale finirà una volta a scesi fino a 119 km/h dopo aver percorso, decelerando, 282 metri in 4,8 secondi. In questo frangente i piloti eserciteranno un carico di oltre 4 kg sulla leva del freno, subendo una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno supererà i 9 bar.
Nello stesso punto, le derivate dalla serie del Mondiale Superbike arrivano a 313 km/h e strizzando i freni perdono 205 km/h, scendendo così a 108 km/h, in 274 metri. Nonostante velocità e distanza siano differenti, il tempo di frenata è uguale a quello delle MotoGP. Tutto un altro mondo per le vetture di Formula 1, che nella staccata della prima curva passano da 334 km/h a 205 km/h, percorrendo 91 m in 1″22 e subendo una decelerazione pari a 4,7 g.