Venerdì positivo per Pedrosa, sempre davanti ai piloti titolari di KTM oltre ad aver segnato il terzo tempo in classifica col nuovo telaio, su cui però non può dire molto.
Dani Pedrosa ha iniziato alla grande il fine settimana del GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Terzo tempo per il tester da corsa della KTM nelle prove ufficiali, dopo essere stato per tutto il giorno il miglior pilota della KTM. Questo nonostante un gran lavoro da parte sua e del test team, per via di un nuovo telaio al carbonio introdotto qui in vista dei test ufficiali di lunedì quando potrebbe essere affidato anche ai piloti titolari.
Proprio su questo nuovo telaio c’è stato molto interesse al termine delle prove, quando Pedrosa ha potuto spiegare quel che poteva essendoci massimo riserbo attorno a questa componente. “Il materiale che ho usato lo conosco poco, lo stiamo facendo debuttare qui per raccogliere più dati possibili. – ha ammesso Dani – “Questo nuovo telaio era pronto e avendo questa gara con subito i test abbiamo pensato fosse il momento giusto per provarlo“. Qualcosa il #26 l’ho potuta comunque dire sulle sensazioni con nuovo telaio: “La differenza rispetto al telaio che stanno usando gli ufficiali è poca ma significativa, il feeling di guida è differente. Non posso dire di più però è qualcosa che aiuta ad avvicinarci a Ducati. Ho usato diversi telai incluso quello attualmente in uso dai piloti, stiamo ancora testando per raccogliere informazioni. Dopo ogni sessione facciamo un recap includendo anche con gli altri piloti, in modo da avere più informazioni per i test della prossima settimana“.
Quest’anno le KTM viaggiano davvero forte, in certe occasioni Binder e la sua RC16 sono riusciti a giocarsela alla pari con Bagnaia. Un miglioramento importante rispetto alle ultime due stagioni, ma ora arriva il difficle, come ci ha speigato Pedrosa. “Più migliori, più è difficile migliorare ancora e si rischia di rovinare alcune cose che funzionano bene. Ci stiamo andando coi piedi di piombo per non rovinare l’equilibrio della moto. Per esempio ci manca un po’ di percorrenza, ed è un’area difficile da migliorare perché comporterebbe perdere in frenata e/o accelerazione“. Oltre ai dati, in KTM si presta attenzione all’attitudine dei piloti, aggiungendo una variabile in più all’equazione come spiegato da Pedrosa: “Si tratta di un compromesso delicato anche perché ogni pilota ha le proprie preferenze, per esempio a Binder piace guidare staccando forte e tardi, non gli puoi togliere prestazioni in frenata. Stiamo lavorando a 360° in particolare sui dettagli“.
Dani è in ogni caso molto soddisfatto per com’è iniziato il fine settimana romagnolo: “Non sapevo cosa aspettarmi venendo qui a Misano. Corriamo in casa di Ducati e dei piloti italiani, il mio primo obiettivo era passare in Q2. Io e tutta KTM siamo contenti delle moto e dei tempi che ho fatto, sono riuscito a fare anche molti giri senza problemi. Non ho preoccupazioni particolari per questo fine settimana, vivo le sessioni una alla volta passo dopo passo. Sicuramente dovremo stare attenti in qualifica, è una sessione importantissima perché i tempi di tutti sono molto vicini ed è facile perdere tre o quattro posizioni per un decimo“.
Infine, Pedrosa ha spiegato come sia la vita da pilota-tester: “Quando gareggi tutto l’anno c’è molta più pressione rispetto a fare tre-quattro gare all’anno. Io me la sto godendo molto qui a Misano anche perché ci sono tantissimi appassionati che mi adorano. Mi piace andare in moto ma ora è cambiato il modo in cui mi approccio al risultato, ora mi fa contento vedere che i piloti titolari riescono ad andare più forte con parti nuove“.