Ottima prestazione a Motegi di Enea Bastianini, secondo al traguardo della Sprint dopo un’ esaltante lotta con Marc Marquez, vinta dall’italiano con uno splendido sorpasso in curva undici
Una medaglia d’argento guadagnata tra sorpassi e controsorpassi quella che si porta a casa Enea Bastianini, secondo alla bandiera a scacchi della Sprint di Motegi. Il #23 completa la doppietta di Ducati ufficiali, con Pecco Bagnaia vincitore al termine dei dodici giri sul circuito giapponese, e il podio interamente occupato dai prototipi di Borgo Panigale, con Marc Marquez terzo. Proprio con l’otto volte campione del mondo Enea ha ingaggiato uno spettacolare duello nel corso del penultimo giro: come di consueto, Marc ha sfruttato le condizioni di pioggia leggera per portarsi a ridosso di Bastianini, compiendo la manovra di sorpasso in uscita di curva nove, salvo poi subire l’infilata di “Bestia” in fondo al lungo rettilineo opposto: “Alla nove sono arrivato un po’ lungo e non sono riuscito ad accelerare bene, ho tirato su la moto presto per resistere all’entrata di Marc ma non ho potuto rispondere in entrata alla dieci; curva nove è strana, ha un banking particolare che accentua l’intervento dell’elettronica in uscita: il taglio di potenza mi ha messo in svantaggio in quel tratto di pista, ma sono riuscito a restituire il sorpasso a Marquez in staccata di curva undici”.
Bastianini ha tentato di ricucire il distacco che lo separava dal leader Bagnaia, arrivando sulla linea del traguardo a solo un decimo dal campione del mondo in carica, in totale gestione per portarsi a casa la vittoria: “Durante l’ultimo giro ho cercato di spingere di più per difendermi da Marquez. A Motegi la differenza si fa in staccata, tanto più si guadagna tanto più si rischia: penso che Pecco abbia fatto un giro lento a fronte del vantaggio che aveva e delle gocce di pioggia che hanno cominciato a cadere. Con un giro in più avrei tentato sicuramente il sorpasso”.
I motivi della performance di alto livello nei giri conclusivi di Bastianini in questa Sprint non sono da ricondurre, come già successo, solamente all’ottima gestione delle gomme: Enea afferma di essersi fatto valere con forza nella battaglia con Marc ed uscirne vincitore era il suo unico obiettivo: “Quando sei in lotta il fuoco si accende sempre, a nessun pilota piace subire un sorpasso. Duellare con Marc mi ha spronato a spingere di più: questa volta non è stato decisivo il fattore gomme, ma la mia grinta”.