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MotoGP: motore di Miller bloccato da una pellicola tear-off di Quartararo





Un incidente più unico che raro ha costretto subito al ritiro Jack Miller, il cui motore ha risucchiato una pellicola tear-off. A rivelarlo lo stesso australiano al termine del Gran Premio dell’Emilia Romagna e della Riviera di Rimini della Classe MotoGP.

Ma quelle pellicole incollate alla visiera, che i piloti staccano periodicamente per tenere pulita la visuale, che fine fanno? E se i piloti ci passano sopra non sono pericolose? Dubbi leciti che tutti ci siamo posti almeno una volta. Che le pellicole tear off, utili a mantenere protetta e pulita la visiera, provochino danni nel corso di un GP è un evento raro. Talmente raro da dover capitare a quel matto di Jack Miller.

L’australiano, attualmente in forza al team Pramac e promesso sposo del team Ducati ufficiale, ha iniziato ad accusare problemi di erogazione nel corso del secondo giro, subendo un calo di potenza drastico nelle tornate seguenti. Dal quarto giro in poi la Desmosedici GP20 del #43 ha fatto fatica a superare i 285 km/h alla speed trap nonostante le scie, circa 10 km/h in meno rispetto ai compagni di marca. Demotivato e intimorito da una possibile rottura, l’australiano ha optato per il ritiro rientrando ai box nel corso dell’ottavo giro.

I tecnici e gli ingegneri hanno iniziato subito ad analizzare i dati della telemetria, arrivando quasi subito a scoprire l’arcano. A rivelare il motivo del ritiro è stato lo stesso Jack Miller attraverso il proprio profilo Instagram: una pellicola tear-off, appartenente a Quartararo come indicato dal numero sul lembo di presa, è stata risucchiata dalla Desmosedici GP20, andando ad ostruire il passaggio dell’aria fresca. Domenica estremamente sfortunata per Jack Miller, il quale aveva tutte le carte in regola per ottenere un posto sul podio. Gara difficile per tutto il team Pramac, che oltre a questo sfortunato ritiro ha subito anche il ritiro di Bagnaia, scivolato inserendosi nell’ultima Rio mentre comandava agilmente a sette giri dal termine. 

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.