Una Sprint di Misano che lo ha visto chiudere al 2° posto e un po’ di rammarico per Pecco Bagnaia, che, al termine di 13 giri condotti negli scarichi del vincitore di giornata Jorge Martin, racconta di una partenza non perfetta rivelatasi poi decisiva per l’andamento di una corsa in cui il campione del mondo in carica della MotoGP sentiva “di averne leggermente di più” dello spagnolo e rivale per il titolo.
Dopo la sorprendente pole di questa mattina e nonostante le conseguenze della caduta di domenica scorsa ad Aragon c’è delusione e voglia di riscatto nella voce e nelle parole di Pecco Bagnaia, che partendo dalla prima casella nella Sprint di oggi puntava a fare bottino pieno di punti e che ai microfoni al termine della gara ha inizialmente sintetizzato così la propria prestazione: “Sono partito primo e sono arrivato secondo: ho perso.” Delusione legata soprattutto all’andamento di una Sprint in cui il #1 e Jorge Martin hanno mostrato di avere un passo davvero simile e in cui la differenza sul risultato finale l’ha fatta la partenza: “Purtroppo non ho fatto una buona partenza: non ho trovato l’aggancio con la frizione e Jorge mi ha passato e da quel momento le ho provate tutte per essere più vicino possibile e provare un sorpasso, ma la gomma davanti è andata come al solito su di pressione e da quel momento è stata abbastanza tosta. Quando giri con un pilota col tuo stesso passo qui a Misano è difficile superare a meno di un errore dell’avversario“.
Un tema, quello della pressione delle gomme per i piloti che si trovano a inseguire, su cui Bagnaia insiste ancora: “In MotoGP ormai è un po’ un peccato che quando sei dietro non sia possibile chiudere il gap perché la gomma davanti si scalda troppo o salgono le pressioni: è pericoloso“. Un fattore questo che non incide solamente sulle opportunità di sorpasso, ma anche sulle opportunità di portare al termine la corsa: “Ho provato di tutto ma negli ultimi giri ho dovuto mollare, altrimenti probabilmente sarei caduto. Nel finale ho rischiato di finire a terra due volte in tre curve, alla 13 e alla 15, quindi ho deciso di mollare. Devo ancora parlare con il team, ma in generale dopo tre giri l’anteriore era già oltre il limite tra bloccaggi e poco grip”. Non è perciò poco il dispiacere per il Ducatista per lo sviluppo della Sprint del GP di casa, soprattutto per via della sensazione di aver perso un’occasione: “È un secondo posto che dopo quanto accaduto ad Aragon va bene, ma non mi rende contento perché il potenziale per vincere oggi c’era, ma non ci sono riuscito. Se fossi stato davanti a Martin forse avrei avuto persino più passo, perché in certi tratti del circuito mi sentivo più veloce, ma non a sufficienza per riuscire a passare”.
Aldilà della delusione del pilota italiano, quello di oggi non era assolutamente un risultato scontato alla vigilia, soprattutto per via delle condizioni fisiche di Bagnaia, uscito malconcio dal GP di Aragon. Ma come sta fisicamente il #1: “Quando guido sono abbastanza tranquillo, non appena scendo dalla moto le cose peggiorano ma di quello mi importa poco. In generale in sella sento un po’ di dolore, ma nulla che possa compromettere la mia guida. Forse domani avrò bisogno di qualche antidolorifico in più visto lo sforzo di oggi”.
Domani, con una gara più lunga, cosa potremmo invece aspettarci ce lo dice lo stesso Bagnaia: “Credo che vedremo in campo gli stessi valori. Cambieremo la gomma dietro, che ci auguriamo ci aiuterà, anche se è difficile saperlo con certezza adesso. Le condizioni non so come saranno; domani potrebbe essere più fresco con la pioggia, l’importante sarà capire subito le condizioni e provare a essere veloci lo stesso. Domani quindi avremo la media al posteriore: la soft è buona ma non è così stabile lungo tutta la gara”.