Al Sachsenring nessuna sorpresa, con Marc Marquez leader dopo le terze libere. Quartararo e Viñales per ora sono virtualmente in prima fila.
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Si concludono con il miglior tempo di Marc Marquez le terze libere della MotoGP, ultime valide per la classifica combinata che sancisce quali piloti siano meritevoli dell’accesso diretto in Q2. Tutti i piloti si sono migliorati, mentre Marquez si è portato ad un decimino dal proprio record assoluto: 1’20″347 il limite raggiunto in questa mattinata dal #93. Continua a splendere Fabio Quartararo, che chiude col secondo tempo (+0″168) davanti a Maverick Viñales (+0″287). È un sabato mattina molto positivo per la casa di Iwata, che con El Diablo il Top Gun ha raggiunto la prima fila virtuale. Bene anche Morbidelli con l’altra M1 Petronas -full 2019 per lui, a differenza di Quartararo- che ha chiuso col sesto tempo a due decimi da Viñales. Nella morsa delle Yamaha troviamo Crutchlow e Rins (+0″332). Nota a parte per Quartararo. Il Nizzardo ha perso il controllo della sua Yamaha, riuscendo abilmente a non cadere domando i 270 cavalli impazziti. Sfortunatamente il gesto gli è costato una lussazione alla spalla, ma dovrebbe essere in pista FP4.
Settimo tempo per Danilo Petrucci, che fresco di rinnovo si erge come miglior pilota Ducati seppur a 520 millesimi da Marquez, mentre è ottavo Jack Miller. Il divario tra i due è minimo, appena 24 millesimi. Joan Mir conferma i progressi visti nelle ultime gare, chiudendo nono a tre decimi dal più esperto compagno Rins. A chiudere la Top 10 troviamo Pol Espargaró, mentre Rossi per soli 7 millesimi è costretto a passare per la strettoia della Q1. Il dottore è undicesimo, nella morsa dei fratelli Espargaró. Peggio è andata a Dovizioso, quattordicesimo.
Dopo che ieri ha saltato le FP2 per accertamenti dopo il botto nelle FP1, Pecco Bagnaia ha preso regolarmente parte a questa sessione. Sfortunatamente il Campione del Mondo Moto2 in carica non è riuscito a mettere a referto un buon giro, chiudendo ultimo. Ci attendono quindi delle Q1 entusiasmanti, con le due Aprilia di Iannone ed Espargaró e le due Honda di Nakagami e Bradl che metteranno in bastoni tra le ruote alla rincorsa di Desmodovi e del Doc.
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