Questo fine settimana il Motomondiale fa tappa a Le Mans per il Gran Premio di Francia, il quinto di questa stagione. Il circuito Bugatti è una pista stop & go con rettilinei brevi e curve rotonde, che premia le moto dall’anteriore stabile. Nonostante le frenate frequenti, i piloti della MotoGP dovranno stare attenti a non far raffreddare troppo i dischi freno anteriori. Pedro Acosta arriva a Le Mans in qualità di leader incontrastato della Moto3 mentre le classifiche delle altre due classi sono tutt’altro che a senso unico, con Bagniaia e Gardner primi pur senza aver vinto alcun GP fin’ora.
Il Circuito Bugatti è lungo 4,185 km con 5 curve a sinistra e 9 a destra. Si tratta di una pista stop & go, con numerose frenate seguite da repentine accelerazioni da basse velocità, ma senza allunghi importanti: il rettilineo principale, che è quello del traguardo, non supera i 700 metri. Questo circuito è nato nel 1966 da una costola del Circuit de la Sarthe, fu progettato su spinta dall’ACO per poter ospitare anche altri tipi di competizioni, oltre alla classica 24 Ore di le Mans.
Il Circuito Bugatti ha ospitato per la prima volta il Motomondiale nel 1969, alternandosi poi per oltre 30 anni con altri storici circuiti francesi come Clermont-Ferrand, il Paul Ricard e Magny Cours. Dal 2001 è divenuto sede fissa del GP motociclistico transalpino, con diverse modifiche nel corso degli anni che ne hanno variato il disegno l’ultima modifica risale al 2008 ed ha interessato la Garage Vert. L’iniziale sezione Dunlop è stata quella ritoccata più spesso, con tre variazioni a cadenza decennale fra il 1987 ed il 2006.
A detta di Brembo, il circuito di Le Mans rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In ogni giro del circuito di Le Mans i piloti usano i freni 9 volte per un totale di 31 secondi, circa il 34% del tempo, e in ben otto di queste frenate la decelerazione supera il valore di 1 g. Nonostante questo il rischio è quello di non scaldare correttamente i freni, per evitare problemi di questo tipo i piloti potrebbero adottare dischi freno in carbonio con fascia frenante bassa, più facili da mandare in temperatura.
La staccata più dura per la MotoGP è alla nona curva, prima parte della chicane ‘Chemin aux Boeufs’ (Sentiero dei Buoi). In questa frenata le MotoGP da 295 a 108 km/h grazie ad un’azione sui freni di 4,5 secondi mentre la pressione del liquido freni arriva a 13,6 bar. I piloti esercitano un carico di 6,4 kg sulla leva del freno, subiscono una decelerazione di 1,5 g e nel frattempo percorrono 239 metri. (Per approfondire, leggi: il circuito Bugatti di Le Mans secondo Brembo)
Per la gara di casa Michelin ha deciso di continuare con quanto già visto nelle scorse gare, con l‘opzione Hard anteriore e tutte le tre opzioni posteriori asimmetriche mentre restano simmetriche le opzioni Soft e Medium anteriori. L’asimmetria riguarda la spalla destra degli pneumatici, che vanterà una mescola più dura rispetto alla spalla opposta ed al centro. Nel complesso le mescole scelte dalla Casa francese sono una novità, trattandosi della prima pista ‘fredda’ della stagione.
Per la MotoGP, attesa da una gara di 27 giri, il record ufficiale appartiene a Maverick Vinales e si tratta dell’1’32”309 firmato all’ultimo giro della vittoriosa edizione 2017. 1’36”764 il record per la Moto2, registrato da Jorge Navarro nel 2019, mentre il record ufficiale per la Moto3 risale allo scorso anno, è di Celestino Vietti e pari a 1’41”690.
Pedro Acosta arriva a Le Mans in qualità di leader incontrastato della Moto3, con tre vittorie consecutive e 95 punti raccolti su 100 disponibili. Il vantaggio del rookie spagnolo è notevole: 51 punti sul secondo, Niccolò Antonelli, e 53 sul terzo, Andrea Migno. Tutt’altro che a senso unico le classifiche delle altre due classi, caratterizzate da maggior equilibrio. In Moto2 Gardner è ancora primo pur senza vittorie vantando 69 punti, tre più di Lowes e sei più di R. Fernandez con Bezzecchi quarto con 56 punti. Il GP di Jerez ha invece cambiato le gerarchie iridate in MotoGP: Francesco Bagnaia è il nuovo leader iridato con 66 punti, e nessuna vittoria come Gardner, seguito da Fabio Quartararo (-2 punti) e Maverick Vinales (-16 punti).
Il Gran Premio Shark di Francia 2021, dove saranno nuovamente impegnati i piloti della Coppa MotoE, sarà in diretta solo su Sky Sport MotoGP e Dazn. Per i non abbonati saranno disponibili le differite su TV8: sintesi delle qualifiche il sabato a partire dalle 15.30, differita delle quattro gare tra le 13 e le 17 di domenica.
Ecco la programmazione dell’evento:
venerdì 30 aprile
09:00-09:40 – Moto3 – FP1
09:55-10:40 – MotoGP – FP1
10:55-11:35 – Moto2 – FP1
11:50-12:20 – MotoE – FP1
13:15-13:55 – Moto3 – FP2
14:10-14:55 – MotoGP – FP2
15:10-15:50 – Moto2 – FP2
16:50-17:20 – MotoE – FP2
sabato 1 maggio
09:00-09:40 -Moto3 – FP3
09:55-10:40 – MotoGP – FP3
10:55-11:35 – Moto2 – FP3
11:50-12:20 – MotoE – FP3
12:35-12:50 – Moto3 – Q1
13:00-13:15 – Moto3 – Q2
13:30-14:00 – MotoGP – FP4
14:10-14:25 – MotoGP – Q1
14:35-14:50 – MotoGP – Q2
15:10-15:25 – Moto2 – Q1
15:35-15:50 – Moto2 – Q2
16:10-17:00 – MotoE – E-Pole
domenica 2 maggio
08:20-08:40 – Moto3 – Warm Up
08:50-09:10 – Moto2 – Warm Up
09:20-09:40 – MotoGP – Warm Up
10:05 MotoE – Gara (7 giri)
11:00 Moto3 – Gara (22 giri)
12:20 Moto2 – Gara (25 giri)
14:00 MotoGP – Gara (27 giri)