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Info, orari e (non)record: guida al Gran Premio motociclistico d’Austria 2022





Dopo le emozioni del GP di Gran Bretagna, segnato dai successi di Francesco Bagnaia in MotoGP, Augusto Fernandez in Moto2 e Dennis Foggia in Moto3, il Motomondiale scende fino al rinnovato Red Bull Ring per affrontare il Gran Premio d’Austria.

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@ Red Bull Content Pool

Il Red Bull Ring, già A1-Ring e prima ancora Österreichring, risale al 1969 ed è stato a lungo inattivo finché, negli anni ’90, non ha subito un importante e costoso ammodernamento che ne ha permesso la riapertura. Ad oggi misura 4,3 km e, con l’introduzione da quest’anno di una chicane apposita per le moto lungo il secondo rettilineo, vanta 11 curve di cui solo 3 a sinistra. Dato il nuovo disegno, non ci sono record da segnalare: i primati sono tutti da riscrivere. Per fronteggiare le criticità di questa pista, con lo stress maggiore sulla parte centrale degli penumatici e le spalle sinistre chiamate poco in causa, Michelin offrirà ai piloti MotoGP degli pneumatici specifici che con ogni probabilità verranno riproposti tra qualche mese in Thailandia.

Le frequenti ondulazioni della pista e il dislivello di 65 metri, che porta ad inclinazioni anche del 9,3%, rendono molto difficile trovare i giusti punti di staccata in questo circuito, tanto che Brembo considera il Red Bull Ring come uno dei circuiti altamente impegnativi per i freni. Con il nuovo disegno, Brembo prevede che i piloti della MotoGP faranno ricorso all’impianto frenante per otto volte ad ogni giro.


In Austria si staccava forte col precedente layout, con una decelerazione media di 1,3 g: la più alta del campionato. La staccata più difficile resta quella di Curva 1, dove le MotoGP arrivano ad oltre 310 km/h e devono rallentare a meno di 100 km/h. Qui la frenata dura più di 4″ durante i quali si percorrono circa 210 metri. Leggermente meno complicata è la Curva 4, in discesa, che comunque prevede una frenata di 5,2 secondi per scendere dai 294 ai 79 km/h.

Per la Classe MotoGP, il nizzardo Quartararo resta leader iridato nonostante le prestazioni opache di Assen e Silverstone. Sono 180 i punti che garantiscono ancora la prima posizione al Diablo, 22 lunghezze di margine su Espargaro e 49 su Bagnaia che ora gli stanno veramente col fiato sul collo. La M1 di Quartararo sembra una moto vecchia e logora rispetto all’affilata Desmosedici di Bagnaia e alla RS-GP in costante evoluzione di Espargaro. Al Red Bull Ring, pista complessa per la Yamaha e amica di Ducati, la classifica potrebbe accorciarsi notevolmente.

L’intero fine settimana sarà in diretta esclusiva su SKY Sport MotoGP e Dazn, per i non abbonati qualifiche e gare saranno disponibili in chiaro su TV8 con differita di 3 ore.

Di seguito, la programmazione dell’evento


Venerdì 19 agosto
09:00 Moto3  FP1
09:55 MotoGP  FP1
10:55 Moto2 FP1
13:15 Moto3 FP2
14:10 MotoGP FP2
15:10 Moto2 FP2

Sabato 20 agosto

09:00 Moto3 FP3
09:55 MotoGP FP3
10:55 Moto2 FP3
12:35 Moto3 Qualifiche
13:30 MotoGP FP4
14:10 MotoGP Qualifiche
15:10 Moto2 Qualifiche

Domenica 21 agosto

08:40 Warm Up Moto3
09:10 Warm Up Moto2
09:40 Warm Up MotoGP
11:00 Moto3 Gara (23 giri – 99,3 km)
12:20 Moto2 Gara (25 giri – 108 km)
14:00 MotoGP Gara (28 giri – 120,9 km)





Tags : gp austriamotogpRed Bull Ring
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.