Il #10 della VR46 davanti a tutti nelle Prove MotoGP, precedendo Martin e A. Espargaro. Quartararo in ripresa mentre Marc Marquez e Mir conquistano la Q2 grazie a Bezzecchi.
Sventolata la bandiera a scacchi sul rettileo principale del Buddh International Circuit, è terminato il primo venerdì di lavori per la MotoGP in India. Sul rapido circuito indiano il miglior tempo al termine delle Prove ufficiali è stato Luca Marini, che ha stampato un ottimo 1’44”782. Impressionante la velocità media del #10 della VR46: 172,1 km/h in sella alla sua Desmosedici GP22. Marini è stato anche protagonista di una caduta a mezz’ora dal termine, dopo un lungo in curva 1.
Di Luca è stata notevole la dolcezza nella guida come si può notare dalla sua media delle sue cinque migliori velocità massime: 338,4 km/h, quasi sette km/h in meno rispetto alla media del compagno Bezzecchi (345,1 km/h di media, con 347,8 di picco), primatista in questa particolare classifica. Secondo tempo per Jorge Martin, che paga appena 8 millesimi a Marini dopo una giornata passata agilmente nelle posizioni che contano della Top10.
Nonostante i primi due settori stop’n go, chi appare già messo meglio degli altri a livello di assetto è Aprilia con le RS-GP23 affidate ai piloti ufficiali, per via di un asfalto poco ‘gripposo’ e qualche ondulazione di troppo in alcuni tratti della pista. A. Espargaro e Vinales sono parsi a proprio agio al Buddh e sono rispettivamente terzo, a mezzo decimo, e sesto, a quattro decimi. Tra i due si sono piazzati Marc Marquez, quarto, e Marco Bezzecchi, quinto dopo essere stato il primatista della FP1 mattutine.
Il quarto tempo del #93 che potrebbe sembrare miracoloso, ma col trucco. Marc ha segnato il proprio miglior riferimento in scia proprio a Bezzecchi, assieme al compagno Mir pure lui entrato in Top10 e promosso alla Q2 grazie al decimo tempo.
Bagnaia nel finale è riuscito a segnare il settimo tempo, chiudendo a mezzo secondo da Marini tenendosi dietro Quartararo, la cui M1 sembra più efficace del solito in India nonostante noie al gruppo cambio/motore nelle FP1, e Zarco, che senza noie meccaniche si conferma pilota veloce e affidabile.
Il primo degli esclusi dalla Top10 della MotoGP è Di Giannantonio, mentre possono recriminare Brad Binder e Augusto Fernandez. I due negli istanti finali della sessione si stavano migliorando notevolamente, al punto da poter puntare rispettivamente alla Top3 e alla Top8, ma i loro tempi sono stati annullati per le doppie bandiere gialle esposte tra le curve 8 e 9 per una caduta di Nakagami (senza conseguenze per il pilota), già vittima di una caduta cinematografica in curva 1 durante le FP1.