Per il quarto appuntamento stagionale la carovana del Motomondiale resta nella penisola iberica, tutti a Jerez per il Gran Premio di Spagna. Quartararo in MotoGP e Acosta in Moto3 si presentano all’appuntamento andaluso con lo status di favoriti, dato l’ottimo stato di forma mostrato fra Losail e Portimao.
Dedicato ad Ángel Nieto, il circuito di Jerez de la Frontera misura 4.423 e vanta un totale di 13 curve, 5 a sinistra e 8 destra. Pochi e brevi gli allunghi, il rettilineo maggiore, posto tra la curva 5-Sito Pons e la 6-Dry Sac, misura appena 600 metri. Qui le MotoGP non solo si limitano a sfiorare i 300 km/h, ma molti piloti faticano a raggiungere i 290 orari alla speed trap. Nonostante le basse velocità massime, questa pista è molto probante per gli impianti frenanti come indicato da Brembo, che le ha dato un indice di difficoltà pari a 4 su 5, come il MotorLand Aragon e il KymiRing. Ogni giro i piloti sono chiamati ad usare i freni 11 volte per un totale di 33 secondi, inoltre sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno anteriore dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 970 kg. Molto complessa la staccata alla prima curva (Expo 1992): i piloti iniziano a frenare a 286 km/h e concludono l’operazione dopo 4,5 secondi in cui esercitano un carico di 5,6 kg sulla leva. Nel frattempo percorrono 215 metri scendendo a 84 km/h.
Per approfondire, leggi: MotoGP, il circuito di Jerez secondo Brembo
A Jerez è molto importante la gestione della gomma posteriore: solo sul breve rettilineo i piloti riescono a sfruttare tutti gli oltre 270 cavalli a disposizione in gara, mentre nel resto del tracciato è necessaria la massima pulizia per non surriscaldare mescole e carcasse degli pneumatici. Per garantire il miglior livello prestazionale Michelin ha portato delle Power Slick posteriori dalla costruzione asimmetrica, con le mescole sulle spalle destre di tutte e tre opzione più dure. Asimmetrica anche la Hard anteriore, mentre le opzini Medium e Soft restano simmetriche.
Nell’edizione dello scorso anno Fabio Quartararo trionfò in MotoGP, e sette giorni dopo fece il Bis nel GP d’Andalusia, chiudendo i 25 giri di gara in 41’23”796 con cinque secondi di vantaggio su Maverick Vinales e Andrea Dovizioso dopo essere partito dalla Pole. Appartiene proprio a Quartararo il record assoluto, l’1’36”705 con cui si prese la pole position, mentre è di Marc Marquez il record ufficiale, l’1’38”051 firmato nel corso dell’edizione 2019. Di Andrea Dovizioso il record velocistico alla speed trap, con 396,7 km/h.
Oggi Fabio Quartararo arriva a Jerez in qualità leader della classifica iridata Classe MotoGP con 61 punti, con 15 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia e 20 sul compagno Vinales. Sceso al quarto posto l’ex leader Zarco, caduto a Portimao per un problema al cambio e ora staccato di 21 punti dal connazionale, mentre è quinto (-23) il Campione del Mondo in carica Joan Mir.
Potrebbe interessarti anche: MotoGP, Zarco tradito dal cambio a Portimao
Per la Moto2, attesa da 23 giri, il record ufficiale è di Lorenzo Baldassarri, un 1’41”539 che risale all’edizione del 2019: Baldassarri è anche il pilota più vincente a Jerez nella storia della Moto2, con due successi fra 2018 e 2019. La Pole record è di Jorge Navarro, che sempre nel 2019 stracciò tutti gli avversari nella Q2 registrando un 1’41”182. Il rocketman della Moto2 è Federico Fuligni che nel 2018, con ancora i motori Honda da 600 cc, toccò i 259.3 km/h alla speed trap: gli attuali tre cilindri Triumph non sono ancora riusciti ad avvicinare questo limite.
Remy Gardner affronterà il GP del Portogallo 2021 da leader della classifica iridata Classe Moto2, grazie ai 56 punti raccolti finora, e proverà a conquistare. Segue il compagno Raoul Fernandez a -4 punti: il rookie cercherà il bis dopo il successo a Portimao, provando a impedire la prima vittoria stagionale del compagno australiano. Terzo e fermo a 50 punti l’ex leader Sam Lowes, caduto nelle prime curve del Gran Premio del Portogallo. Quarto Bezzecchi (-20), che si tiene dietro Di Giannantonio (-29).
Risalgono alla passata edizione tutti i record della Moto3, quando il poi Campione del Mondo Albert Arenas vinse completando i 22 giri di gara in 39’26”256, con tre decimi di margine su Ogura e Arbolino. Arenas però non partì dalla Pole, tale privilegio fu di Tatsuki Suzuki che nelle qualifiche primeggiò con un 1’45”465 che è l’attuale record assoluto di Jerez per la Moto3. Appartiene a Sergio Garcia il record ufficiale, lo spagnolo chiuse il secondo giro in 1’46”165.
Il rookie Pedro Acosta è ancora davanti a tutti nella classifica iridata della Calsse Moto3, con 70 punti frutto di un secondo posto e due vittorie. Decisamente distanti tutti gli altri infatti Masia è secondo a -31 punti con D. Binder e Antonelli terzi parimerito a -34 punti: Acosta ha già una gara di vantaggio.
Il Gran Premio Red Bull di Spagna 2021, che vedrà il debutto stagionale della Coppa MotoE, sarà in diretta integrale su Sky Sport MotoGP e Dazn, mentre su TV8 sarà possibile vedere la diretta in chiaro di qualifiche e gare delle tre categorie iridate.
Ecco la programmazione dell’evento:
venerdì 30 aprile
09:00-09:40 – Moto3 – FP1
09:55-10:40 – MotoGP – FP1
10:55-11:35 – Moto2 – FP1
11:50-12:20 – MotoE – FP1
13:15-13:55 – Moto3 – FP2
14:10-14:55 – MotoGP – FP2
15:10-15:50 – Moto2 – FP2
16:50-17:20 – MotoE – FP2
sabato 1 maggio
09:00-09:40 -Moto3 – FP3
09:55-10:40 – MotoGP – FP3
10:55-11:35 – Moto2 – FP3
11:50-12:20 – MotoE – FP3
12:35-12:50 – Moto3 – Q1
13:00-13:15 – Moto3 – Q2
13:30-14:00 – MotoGP – FP4
14:10-14:25 – MotoGP – Q1
14:35-14:50 – MotoGP – Q2
15:10-15:25 – Moto2 – Q1
15:35-15:50 – Moto2 – Q2
16:05-16:45 – MotoE – E-Pole
domenica 2 maggio
08:20-08:40 – Moto3 – Warm Up
08:50-09:10 – Moto2 – Warm Up
09:20-09:40 – MotoGP – Warm Up
10:05 MotoE – Gara (7 giri)
11:00 Moto3 – Gara (22 giri)
12:20 Moto2 – Gara (23 giri)
14:00 MotoGP – Gara (25 giri)