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Marquez 3° in Giappone: “Bastianini? Avevo paura che arrivasse e mi prendesse il podio”





Una gara lunga che ha portato ancora una volta Marc Marquez a dare il meglio di sé per recuperare posizioni dalla parte centrale della griglia di partenza del Giappone. E che, come nella giornata di sabato, si è conclusa con un duello corpo a corpo con Enea Bastianini, ma non con lo stesso identico esito: oggi, l’otto volte campione del mondo è al terzo posto, mentre il #23 Ducati Lenovo appena giù dal podio. “Con Bastianini? Una gestione al massimo, all in, perché avevo paura dell’ultima parte di gara dove lui va molto forte. Continuavo a pensare: ‘Ora questo arriva, questo arriva e mi prende il podio‘. Ero lì, concentrato al 100%, a non sbagliare. Abbiamo fatto una gara buona, non perfetta: nei primi due o tre giri, penso che io non abbia difeso bene quando ho passato Binder. Ho perso tanto tempo. Quando ero terzo, ho cercato di accelerare per prendere i primi due, ma non avevo quel qualcosa in più, soprattutto con questa gomma media dietro che non mi sentivo del tutto bene. Con la soft mi sentivo meglio, ma non avrei finito la gara.

©MICHELIN

Nonostante il risultato molto positivo del weekend giapponese, il pensiero torna sempre un po’ a quello che è stato. Il #93 è stato l’eroe di casa per dieci anni, durante tutto il periodo trascorso in HRC. “È stato un feeling un po’ strano qui a Motegi ora che non sono più con la Honda. Mercoledì e giovedì sono andato a vedere i giapponesi della HRC. Alla fine, una relazione è personale, oltre che professionale. Ora lottiamo e lavoriamo solo per Ducati per i prossimi due anni. La relazione personale, però, dopo dieci anni, rimane. Le sensazioni dopo 10 anni insieme sono state strane, però dai. Ora sono con Ducati, sono qui e ho fatto due podi. Sono molto contento.

Motegi sembra un po’ una pista miracolosa per alcuni piloti: il trionfo di Martin in Sprint e gara lunga la scorsa stagione, lo stesso per Pecco Bagnaia quest’anno, il primo podio di Marco Bezzecchi in un campionato del mondo nel 2017. Anche per Marc Marquez il Giappone è stato un elisir: lo scorso anno, esattamente in questo periodo, il #93 riconquistava il primo podio dopo l’infortunio devastante del 2020. E qui, anche quest’anno, la sua guarigione viene confermata per ben due volte. “L’infortunio è l’infortunio. se chiedi a un dottore cosa succede quando apri un braccio quattro volte, quando rompi l’omero quattro volte, ti dirà che perde performance. Ho e abbiamo lavorato ogni giorno per essere al massimo livello. Non ho il fisico del 2019, ma ho un fisico che mi permette di guidare bene e questo mi fa divertire. Provo a aiutare Ducati, a fare il mio 100%. Volevo vincere una gara quest’anno e l’ho fatto. Ora sto cercando costanza e fiducia per il prossimo anno.”





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Sofia Fabbri

The author Sofia Fabbri