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Info, orari e record: guida al Gran Premio motociclistico di Germania 2021





Un kartodromo con due sole curve a destra nella parte iniziale, poi un’infinita successione di curve a sinistra di vario raggio, inframmezzate da un piegone veloce ed in discesa a destra che ricorda il toboga di Portimao. Eccovi servito il Sachsenring, dove questo fine settimana andrà in scena il Gran Premio Motociclistico di Germania. Nonostante il discusso epilogo del GP di Catalogna, Fabio Quartararo è ancora primo nella classifica iridata motoGP, così come Gardner e Acosta mantengono la leadership in Moto2 e Moto3.

Il Sachsenring di oggi nasce sulle ceneri uno storico tracciato cittadino/stradale, lungo oltre 8,5 km e inaugurato nel 1927, che perse l’omologazione nel 1990 a seguito di alcuni gravi incidenti. Quindi le autorità locali decisero di realizzare un centro di guida sicura, completato nel 1995 che, abbinato a due strade della confinante area industriale, consentiva di realizzare un soddisfacente circuito semipermanente meritevole di omologazione per gare di prestigio. Il tracciato ha ospitato il Gran Premio Motociclistico di Germania dal 1998 al 2019, mentre nel 2020 l’evento è stato cancellato a causa del Covid-19.

sachsenring-motogp

Dal 1997 al 2003 sono state effettuate continue migliorie negli impianti, tra esse il radicale cambiamento nel disegno del tracciato effettuato nel 2001 che ha rivoluzionato il tratto che va dalla curva 10 al traguardo. Lungo poco meno di 3,7 km – 3.671 metri ad essere pignoli – con un rettilineo principale di 700 m, il Sachsenring è caratterizzato dal radicale sbilanciamento delle curve, sono infatti ben 10 a sinistra e solamente 3 a destra.

La curva più difficile è proprio una delle poche a destra, si tratta della 11 a cui si arriva dopo ben sette curve a sinistra dove la spalla sinistra dello pneumatico si surriscalda. Si tratta di un punto chiave, perché la 11 è una veloce piega in discesa, con le gomme non più a temperatura ottimale sul lato destro a cui segue un importante punto di sorpasso. Per ovviare a queste due problematiche la Michelin ha optato innanzitutto per delle gomme asimmetriche, sia all’anteriore che al posteriore, con il lato destro molto più soffice e quello sinistro, rinforzato.
I punti caldi per i sorpassi sono le curve 1 e 12-Sachsenkurve. Complesso portare l’attacco alle curve 3 e 13, quest’ultima completamente in salita, dove il rischio di venir ripassati incrociando le traiettorie è elevato. Per i più artistici ci sono le curve 7 ed 8, dove Folger infilò millimetricamente e con gran classe Jorge Lorenzo nel 2017


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Il Sachsenring è praticamente il parcheggio di casa di Marc Marquez, che ci ha dominato ininterrottamente dal 2010 al 2019 con 10 vittorie consecutive ed altrettante pole position fra 125, Moto2 e MotoGP. Proprio al #93 appartiene il record assoluto della pista, quell’1’20″270 che gli garantì la Pole Position nel 2018, mentre è del tedesco Jonas Folger il record ufficiale, un 1’21″442 firmato nel corso del Gp del 2017. Per problemi di salute Folger non è più presente nel Motomondiale e Marc difficilmente potrà conquistare l’11° GP di Germania consecutivo, ma il gran numero di curve a sinistra potrà aiutare l’8 volte Campione del Mondo ad avvicinare le primissime posizioni in gara.

Fabio Quartararo è ancora leader della classifica iridata con 115 punti ma, complice il difficile epilogo del Gp di Catalogna, Johann Zarco ha potuto recuperare terreno ed ora si trova a soli 14 punti dal connazionale occupando la seconda posizione in classifica. Seguono Miller (-25 punti) e Bagnaia (-27 punti) mentre Joan Mir, Campione del Mondo MotoGP in carica, è quinto a 37 lunghezze dalla vetta. In Moto2 Remy Gardner si è sbloccato, con due successi consecutivi in Italia e Catalogna ha allungato sugli inseguitori ed ora è primo con 139 punti messi in cascina, 11 di vantaggio sul compagno Raul Fernandez e 38 su Marco Bezzecchi, terzo. Il record ufficiale del Sachnsenring per la Moto2 pari a 1’24″483 appartiene a Miguel Oliveira e risale al 2017, quando il portoghese pilotava una KTM ufficiale gestita dal team Ajo. Di Mattia Pasini il record assoluto Moto2, un 1’23”787 firmato nelle qualifiche del 2017.

Brad Binder è titolare del record ufficiale Moto3 al Sachsenring, record che risale addirittura al 2014 quando il sudafricano completò un giro della corsa in 1’26”877, mentre il record assoluto (1’26”174) appartiene a Danny Kent che lo registrò nel corso delle libere del 2015.
Nonostante un momentaneo inceppamento, con soli 25 punti raccolti negli ultimi tre GP, Pedro Acosta è ancora leader della classifica iridata Moto3 con 120 punti totali, 39 più di Sergio Garcia che occupa la seconda posizione. Terza posizione per Jaume Masia (-48 punti) con Romani Fenati quarto e primo degli italiani a 59 punti dalla vetta.

Il Gran Premio di Germania 2021 sarà trasmesso integralmente su Sky Sport MotoGP e Dazn, mentre qualifiche e gare verranno trasmesse in diretta anche da TV8.

Venerdì 18 giugno
09:00 Moto 3  FP1
09:55 MotoGP  FP1
10:55 Moto 2 FP1
13:15 Moto 3 FP2
14:10 MotoGP FP2
15:10 Moto 2 FP2

Sabato 19 giugno

09:00 Moto 3 FP3
09:55 MotoGP FP3
10:55 Moto 2 FP3
12:35 Moto 3 Qualifiche
13:30 MotoGP FP4
14:10 MotoGP Qualifiche
15:10 Moto 2 Qualifiche

Domenica 20 giugno

08:40 Warm Up Moto 3
09:10 Warm Up Moto 2
09:40 Warm Up Moto GP
11:00 Moto 3 Gara
12:20 Moto 2 Gara
14:00 MotoGP  Gara





Tags : GP GermaniainfomotogporariSachsenring
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.