Jorge Martin conclude il Gran Premio di Catalunya sul gradino di mezzo del podio: dopo un’ottima risalita dalla settima posizione di partenza, Martinator ha dovuto cedere il passo a Pecco Bagnaia, subendo il sorpasso per la testa della corsa a sei giri dal termine.
Al termine dei 24 giri del GP di Catalunya Jorge Martin si ritiene, per la maggior parte, soddisfatto del suo risultato finale: scattato dalla settima casella, il #89 ha impiegato solo quattro giri per portarsi al comando, la posizione migliore per permettersi di imporre il proprio ritmo in aria pulita e gestire al meglio il consumo gomme, vera chiave per il successo sul circuito di Barcellona. Compito eseguito egregiamente sino a cinque giri dalla fine, quando Pecco Bagnaia, dopo aver rosicchiato decimo dopo decimo il distacco che lo separava dal leader del mondiale, ha infilato la GP24 del Team Pramac all’interno di curva 5, proprio dove Pecco ha gettato alle ortiche la vittoria della Sprint di sabato: “Bellissima gara: volevo fin da subito andare davanti, sono riuscito a passare Brad, Pedro e Pecco grazie al grande step in avanti che abbiamo fatto, perché ieri non ero a posto con la moto e non riuscivo a fare sorpassi. Con Pedro dietro ho sicuramente spinto un po’ troppo per tenermelo alle spalle, però pensavo di poter mantenere lo stesso un passo competitivo; invece Pecco è stato più bravo, è riuscito a risparmiare di più le gomme: la grande esperienza che ha sicuramente gli ha dato una mano. Quando l’ho sentito all’interno di curva 5 ho rialzato la moto e l’ho lasciato passare, perché finire sullo sporco in quel punto voleva dire rischiare la caduta. Io ho dato il massimo, dopo le difficoltà di ieri posso ritenermi veramente felice.“
Non che Martinator avesse gettato la spugna dopo essersi ritrovato dietro a Bagnaia, perché nel finale di gara ha tentato un ultimo assalto che purtroppo non ha pagato. Nonostante ciò, Martin è contento di aver corso una gara senza le difficoltà incontrate nella Sprint e di ritrovarsi ancora in testa alla classifica piloti con un vantaggio di 39 punti sul campione del mondo in carica: “Verso fine gara ho avuto l’occasione di provare a recuperare su Pecco, con il team che mi ha indicato sul dashboard di selezionare una mappatura più aggressiva, ma si è rivelata una scelta sbagliata perché a due giri dal termine della gara avevo finito le gomme; ho rischiato più volte di cadere, allora a quel punto mi son detto che non aveva senso rischiare di buttare via un secondo posto: partire dalla settima posizione e portare a casa 20 punti è come aver trovato l’oro.“ Zampata finale che per Jorge non è arrivata anche per la fatica data dalle sensazioni non ottimali date dalla gomma davanti, specialmente nell’ultima parte della pista: “Il feeling con l’anteriore non era dei migliori, specialmente nel quarto settore: ieri perdevo regolarmente due decimi al giro, oggi invece solo mezzo, ma è in quella porzione di pista dove io perdevo molto.”
A fronte delle sempre presenti voci di mercato che circondano il reparto corse di Borgo Panigale è sempre bene ricordare come Jorge Martin, parte del team privato Prima Pramac, stia anche quest’anno dando del serio filo da torcere alla compagine ufficiale. Interrogato sulla differenza nella quantità di tecnici nel team factory, che in gare di gestione come questa potrebbe fare la differenza tra vincere e arrivare secondi, Martinator evidenzia la fenomenale efficienza della sua squadra: “Non sono mai stato un pilota ufficiale, quindi non saprei come rispondere! Sicuramente avere più personale nel tuo garage aiuta, soprattutto nei minimi dettagli, ma io sono felicissimo della mia squadra che ogni fine settimana fa un lavoro incredibile.”