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Binder scioccato dopo l’incidente con Bagnaia: “Un incubo”





Sfortunato coprotagonista dell’incidente con Bagnaia, Binder ha raccontato di aver vissuto il proprio peggior incubo al via del GP di Catalogna: “È veramente spaventoso vedere qualcuno per terra, ma ancora peggio è essere quello che lo colpisce. Il peggior incubo per ogni pilota è di fare del male ad un altro pilota”.

Difficilmente Brad Binder si dimenticherà di questo Gran Premio di Catalogna. Il sudafricano è stato involontario protagonista del grave incidente occorso a Bagnaia all’inizio del primo giro di gara. Il #1, lanciato dalla sua Demsosedici per un High Side, stava rotolando per terra quando è sopraggiunto il sudafricano che non è proprio riuscito ad evitarlo. “Per me è sono stati momenti difficili. Ho fatto una buona partenza poi sono entrato in curva 2, ho accelerato e solo lì ho visto Bagnaia e la sua moto che volavano, ho fatto del mio meglio per evitarlo ma non ce l’ho fatta. Purtroppo gli sono passato sopra” ha spiegato Brad.

© Gold & Goose / Red Bull Content Pool

Il #33 è parso sinceramente scosso e turbato per quanto accaduto oggi, spiegando di aver vissuto il proprio peggior incubo: È veramente spaventoso vedere qualcuno per terra, ma ancora peggio è essere quello che lo colpisce. Il peggior incubo per ogni pilota è di fare del male ad un altro pilota. Sono molto dispiaciuto. Poi mi sono rasserenato molto quando sono andato a visitarlo perché sembrava che stesse bene, non mi aspettavo stesse così bene“. 

Binder ha preso parte alla ripartenza, non senza qualche normale turbamento. “Ero molto spaventato, è successo tutto così velocemente che non sapevo come e dove l’avevo investito. Poi ho visto delle immagini ai box, in cui si muoveva, e ho ripreso a respirare ma è stato davvero difficile tornare subito in sella.” Poi, dopo la ripartenza, la gara di Brad non è durata molto, complice un guasto al radiatore della sua KTM a quanto pare bucato da un pezzo perso dalla moto di Bagnaia. “Appena mi sono ritirato sono andato subito a visitare Pecco. Ho parlato con lui al centro medico, ci tenevo ad andarci il prima possibile perché con tutto in caos della ripartenza non sapevo come stava e cosa gli stava succedendo. Sono davvero grato che stia bene“.





Tags : bagnaiabinderGP Catalognamotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.