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Bagnaia, 1° sul bagnato in Thailandia: “Vincere così dà un gran gusto”





All’insoddisfazione nella Sprint di ieri, segue oggi la gran soddisfazione per Bagnaia che vince in Thailandia davanti a Martin e dedica la vittoria alla propria squadra.

© Ducati

Dopo la Sprint di ieri Bagnaia era decisamente insoddisfatto, più del feeling con la moto che del risltato. Ma si era detto convinto che la squadra avrebbe risolto, che gli avrebbe dato per oggi una Desmosedici nuovamente sua e in grado di lottare per la vittoria. E così è stato, oggi Bagnaia ha vinto il GP di Thailandia della MotoGp mettendo in riga Marquez, poi caduto, e Martin sul bagnato. Devo dire grazie alla squadra e dedicare a loro la vittoria. Stamattina nel Warm Up non mi trovavo troppo bene. Non eravamo troppo lontani, ma più che altro in frenata non riuscivo a sfruttare il potenziale che ha la nostra moto. Ci siam seduti e abbiamo analizzato diverse cose, abbiamo parlato parecchio e l’intuito che hanno avuto dopo aver sentito le mie sensazioni è stato quello giusto” ha spiegato Pecco ai microfoni di Sky Sport MotoGP. “Appena è partita la gara mi sono sentito immediatamente meglio, già quando siamo entrati alla curva 3 ho sentito di poter frenare e entrare più forte. Questo mi ha permesso poi di tenere il ritmo che abbiamo tenuto. Per questo vogli ringraziarli.

Un risultato importante per Bagnaia, che arriva a nove vittorie in stagione. Un risultato ottenuto in una condizione in cui il #1 non ha mai davvero brillato: “Ieri abbiamo fatto uno sbaglio, lo sappiamo e non capiterà più. La Sprint purtroppo non è stata al livello delle prestazioni che abbiamo avuto nel resto del week end. Oggi il lavoro che è stato fatto mi rende ancora più orgoglioso perché sappioamo che il bagnato non è il mio punto forte e riuscire a vincere una gara in questa condizione, lottando per il campionato, è fantastico.

Proprio il titolo iridato è lo stimolo principale per Bagnaia in queste ultime gare della stagione. E in questa fase il #1 può trovare un involontario alleato, Marc Marquez. “È stata una gara eternamente lunga, non finiva più soprattutto dopo che è caduto Marc. Fin lì è stata una bella lotta. Sapevo che era più veloce di me ma volevo star davanti, perché poteva anche scappare, ed era fondamentale recuperare più punti possibili e con lui in pista sarebbero stati 9 se gli finivo davanti” Spiega Bagnaia. “È un peccato sia finità lì, ma guadagnare 5 punti oggi non è un gran guadagno in termini di campionato, perché sono a 17 punti da Jorge, ma a livello di mentalità e confidenza lo è perché vincere così dà un gran gusto.

Una vittoria che dà morale al #1 quindi, ma non è stata una passeggiata di salute per Bagnaia che nei primi giri ha un po’ sofferto il ritmo imposto da Martin. “Ci sono stati due momenti difficili durante la gara” ha spieganto Pecco. “Nei primi due giri vedevo Jorge spingere tanto prendendosi tanti rischi, ma io non sentivo bene il grip dietro. quindi mi sono dovuto tirare un po’ indietro per aspettare che il livello di grip salisse.” Poi c’è stato il lungo di Martin in curva 3, che ha lasciato strada libera a Bagnaia permettendo però anche a Marquez di insidiare il #1, dando vita a una bella sfida. Almeno frinché Marquez non è caduto: “Il secondo momento difficile è stato proprio il giro in cui Marc è caduto, lì stavo provando a forzare un po’ la mano e lui mi è venuto dietro. Quando Marc è scivolato eravamo due decimi sotto il best lap e, onestamente, come è scivolato lui potevo scivolare anche io. Oggi era importante non cadere, ma lì dovevo per forza di cose vincere e quello strappo serviva. Anche la lunghezza della gara è stata una cosa complicata, sembrava non finire più.

Un altro momento difficile è stato negli ultimi giri, quando la pista si è asciugata molto mettendo in ciris le gomme. “Nel finale cercavo di gestire i giri che mancavano, sapevo che il vantaggio che avevo non era facile da recuperare per Jorge” dice Bagnaia. “Soprattutto non si riusciva più ad accelerare, la gomma era finita e c’era poca acqua, quindi eravamo abbastanza in overheating. Io in trazione non riuscivo più ad accelerare, non so lui (Martin, ndr), quindi cercavo di fare il tempo in un altro modo gestendo il vantaggio.”





Tags : bagnaiaGP Thailandiamotogp
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.