Nelle FP2 è Marquez a guidare la classifica dei tempi a Spielberg, seguito da Viñales e Nakagami. Migliora Petrucci, che chiude col settimo tempo, mentre Dovizioso chiude nono, anche a causa di una caduta nel finale di sessione.
Marc Marquez stavolta ce la fa e mantiene il comando dall’inizio alla fine della sessione di prove, la seconda in terra austriaca, che conclude siglando un 1’23”916, ma, a differenza dei colleghi lo fa nel primo run e non nel finale di sessione, utilizzando una hard all’anteriore e una soft al posteriore, entrambe nuove. A scendere con lui sotto il muro dell’1’24 c’è soltando Viñales, che insegue a 66 millesimi (per lui combinata media-morbida, sempre nuove). Terza piazza per Nakagami, a +0.155 che opta per una dura davanti, mentre Quartararo sale in quarta posizione a due decimi utilizzando nell’ultimo run la stessa combinazione del Top Gun. Miller fa segnare il quinto tempo alla prima delle Ducati, con un distacco di 392 millesimi e due nuove morbide, seguito da Olivera e Petrucci, decisamente migliorato dalle prime libere del mattino; a 4 millesimi dal Ducatista anche l’altra Honda LCR, quella di Crutchlow.
Ottavo tempo per Andrea Dovizioso, nonostante fosse stato per tutta la sessione fra i più veloci: il #04 scivola alla curva 3 nel momento meno opportuno, a un minuto e mezzo dalla fine, proprio nel time attack, dopo aver montato delle medie nuove; rimane comunque in terza posizione nelle combinate. Alle sue spalle, chiude la top ten Pol Espargaro, a 5 decimi da Marquez, anticipando Valentino Rossi.
Per quanto riguarda i passi, il migliore, nemmeno a dirlo, è quello di Marquez che si mantiene sul 24”5 con la combinata hard-soft, seguito da Viñales e Dovizioso, entrambi in 24”7, ma lo spagnolo su medie e l’italiano con la morbida al posteriore. Solo altri tre piloti riescono a mantenersi sotto il 25”0: sono Nakagami e Miller con il loro 24”8 (doppia hard per il primo, hard-media per il secondo) e Danilo Petrucci che con le medie si mantiene sul 24”9.
A rendere ancora più intrigante la situazione potrebbe, però, pensarci il meteo: dopo una calda giornata di libere, c’è la possibilità che il brutto tempo faccia capolino domani e, di conseguenza, che le qualifiche del pomeriggio potrebbero riservare qualche sorpresa.