Franco Morbidelli sale sul terzo gradino del podio al termine del Gran Premio di Argentina: l’ottima prima fase di gara e la buonissima gestione della gomma morbida al posteriore hanno consentito a Franky di interrompere il suo digiuno durato quattro anni di risultati in top 3

Franco Morbidelli torna a sorridere alla fine del Gran Premio di Argentina: dopo un’ attesa di ben 75 Gran Premi “Morbido” sale sul terzo gradino del podio e riaccende le speranze per un’ottima stagione, che arriva sull’onda della fatica e delle difficoltà patite negli ultimi quattro anni, lunghissimi per il #21 che, sentendosi quantificare in 1414 giorni il divario tra il podio di oggi e quello di Jerez 2020, commenta: “In più di mille giorni ne possono succedere di cose, i figli dei miei amici passerebbero dall’essere appena nati a cominciare a parlare! Sono stati quattro anni complicati, in qualche occasione siamo stati vicini al podio ma in altre eravamo ben lontani; adesso sul podio ci sono tornato e la cosa dà gusto, sarà bello continuare così, vedremo”.
I brutti ricordi del 2024 sono ancora vivi per Morbidelli: un’ annata cominciata nel peggiore dei modi con la brutta caduta a Portimao ed il serio infortunio, che lo hanno visto saltare completamente i test invernali e non gli hanno permesso di costruire una relazione con la Ducati GP24 nel suo anno di esordio in sella al prototipo di Borgo Panigale. Un anno con molte aspettative non realizzate ed il serio rischio di abbandonare per sempre il Motomondiale, salvo poi accasarsi in VR46 e cominciare finalmente ad imbastire una stagione positiva: “Il 2024 doveva essere l’anno della rinascita: quando pensavamo di esserci lasciati alle spalle un incubo, ecco che invece siamo sprofondati ancora più in basso. Siamo ripartiti lentamente durante l’anno e siamo riusciti a finire con delle ottime sensazioni che sono alla base di questa buona partenza del 2025; non siamo ancora dove vorremmo, perché la qualifica è ancora un nostro tallone d’Achille: partire così indietro diminuisce nettamente le chance di finire a podio, quindi ci sono ancora degli aspetti da sistemare già in preparazione per Austin”.
Franky si trova in sella alla Ducati GP24, moto dell’anno precedente che può definirsi “completa” e al suo massimo prestazionale: all’ipotesi sollevata sul fatto che Morbidelli possa avere una miglior resa in termini di performance senza dover portare avanti soluzioni di sviluppo, l’italo-brasiliano risponde: “In questo momento le Ducati ufficiali e quelle dell’anno scorso sono molto simili e le prestazioni in pista ne sono una chiara ed innegabile dimostrazione: è vero che quando mi sono ritrovato con il pacchetto identico all’anno precedente sono sempre andato molto forte, quindi spero di cogliere buoni risultati durante tutta la stagione”
Durante questo Gran Premio Morbidelli è stato protagonista di grandi sorpassi in staccata sfruttando al meglio la gomma soft al posteriore, gestita in maniera ottima girando con un gran passo gara e mantenendosi in terza posizione sino alla bandiera a scacchi. Franco ammette che la scelta della mescola morbida è stata forzata dalla posizione di partenza ed allo stesso tempo convalida il buon lavoro della squadra a livello di messa a punto: “Per questa gara la soft al posteriore per me era obbligatoria: partendo così indietro abbiamo scommesso sulla morbida, senza alcuna pretattica ma semplicemente reagendo al momento sulla situazione di gara. Alla fine è stata la scelta giusta, perché nella prima fase ero tonico, sono riuscito a fare i sorpassi che dovevo fare e non ho subito un forte calo di prestazioni: mi aspettavo un degrado peggiore, per cui posso ritenermi contento. In generale ho molto più feeling con la moto perché la conosco già da un anno, in più abbiamo fatto delle piccole modifiche che mi hanno fatto fare un passo in avanti nella giusta direzione”.