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Acosta 3° nella Sprint di Aragon: “Il piano era seguire quello davanti e fare lo stesso”





Uomo, o meglio ragazzo, di casa: il ventenne Pedro Acosta torna a stupirci conquistando il terzo posto nella gara Sprint di Aragon. “È stata una gara di resistenza, sapevamo che non eravamo al meglio, che la gara era più difficile di quello che mi aspettavo. Il piano era seguire quello davanti e fare lo stesso: quando sei nei primi posti della griglia, sai che è tutto un po’ più facile e devi sfruttare il vantaggio” : così si aprono le dichiarazioni a caldo del rookie.

Il #31 della Gas Gas, che negli scorsi gran premi aveva accusato qualche colpo dopo diverse cadute e non-feeling con la moto, morde di nuovo una medaglia nella sua Spagna. Fatto il secondo tempo nelle qualifiche di sabato mattina, dopo un venerdì un po’ traballante, Acosta non si lascia scappare l’occasione, concludendo la gara corta sul gradino più basso del podio.

Un bronzo che sa di rinascita, di nuova linfa per il rookie, che dall’anno prossimo sarà nel team KTM ufficiale. Negli undici giri della Sprint, Acosta non si è fatto intimorire: fin dallo spegnimento dei semafori, si è piantonato dietro a Jorge Martin, a sua volta dietro a Marc Marquez, leader incontrastato (finora) di questo weekend aragonese. A più di tre secondi da lui, Alex Marquez, che non ha mai finalizzato un attacco vero e proprio.

©️Gold & Goose

Nel post gara, il pilota ha definito la gara come difficile, soprattutto per il grip praticamente assente, problema lamentato da quasi tutti i team, e per la tenuta non ottimale delle gomme. “Difficile vincere qualcosa, perché ieri eravamo dietro dietro, con tutto il gruppo della KTM” – dichiara Acosta. Piano che ha funzionato, dato che gli ha permesso di tornare il fenomeno di inizio stagione. Merito della pista, della moto o del pilota? “Abbiamo confrontato i dati, cambiato il set up ai box e abbiamo facilitato un po’ tutto, conoscendo la moto abbiamo cercato di dare il 100%“. Ma non solo: Acosta ha anche fatto dei test con una Moto2 a Misano, la scorsa settimana. “Magari guidare la Moto2 non ha fatto la differenza in questo weekend, ma ha sicuramente aiutato. Ovviamente non è lo stesso andare su una Panigale, su una moto stradale, su una moto da gara. Non lo so, ma mi è piaciuto, perché Misano è un circuito in cui posso andare veloce. Per essere onesto, in questo test ho provato a correre in una condizione mista: un giorno ha piovuto un po’, poi c’è stato bello.

Uno sguardo al futuro, che suona come un avvertimento: “A Misano posso andare davvero veloce“.

©️Gold & Goose




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Sofia Fabbri

The author Sofia Fabbri