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MotoGP 2019, atto finale: info e orari del GP de la Comunitat Valenciana





Quest’edizione del Gran Premio di Valencia si è aperta con l’annuncio, inaspettato, del ritiro di Jorge Lorenzo a causa dei danni fisici di cui è stato vittima questa stagione. Qui Andrea Dovizioso lo scorso anno ha rotto l’incantesimo dei piloti spagnoli, che vincevano ininterrottamente da sei edizioni. L’ultimo vincitore non ispanico prima di Desmodovi era stato Casey Stoner mentre Valentino Rossi a Valencia non chiude davanti a tutti dal lontano 2004.

I piloti al Ricardo Tormo circolano in senso antiorario dovendo affrontare molte più curve a sinistra (9) che a destra (5). Fatta eccezione per il medio-lungo rettilineo di arrivo da circa 900 metri, la pista è caratterizzata da curve strette e tecniche, nelle quali si usano spesso le marce basse. Non a caso la velocità media sul giro è la più bassa del campionato: i 161,2 km/h del record sul giro impallidiscono di fronte ai 186,9 km/h raggiunti al Red Bull Ring.
Secondo i tecnici Brembo, il Circuit Ricardo Tormo si è meritato un indice di difficoltà di 3, il più basso delle quattro piste spagnole del Mondiale.

Valencia circuito

La curva più dura è la prima, intitolata a Jorge “Aspar” Martinez, vincitore di 4 Mondiali: le MotoGP vi arrivano a 323 km/h e frenano per 4 secondi durante i quali percorrono 243 metri per entrare in curva a 136 km/h. In questa occasione i piloti esercitano un carico di 6,1 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g. Alla curva 12, ribattezzata “Champi Herreros”, campione del mondo della classe 80 nel 1989, le MotoGP perdono 95 km/h, passando da 219 km/h a 124 km/h in appena 2,3 secondi e 109 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 7,2 kg. Più lunga ma meno intensa è la frenata alla seconda curva, intitolata a Mick Doohan: 157 metri e 4 secondi di frenata, con decelerazione di 1,3 g e carico sulla leva di 6,1 kg. È una delle 5 curve della pista da percorrere a meno di 100 km/h. Fra queste figura anche la curva 8 con i suoi 179 metri e 4,2 secondi di frenata.

Ogni giro i piloti della MotoGP ricorrono ai freni 9 volte, in maniera piuttosto equilibrata tra i due lati: 5 sono infatti le frenate necessarie ad impostare le curve a sinistra e 4 quelle che servono per le curve a destra. Durante un intero giro i piloti utilizzano i freni per 27 secondi. La decelerazione media sul giro è di 1,14 g, la più alta dei quattro circuiti iberici usati dalla MotoGP. Senza la sezione composta dalle curve 4 e 5 il valore sarebbe stato sicuramente più alto. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi si superano i 1’410 kg: sono infatti ben 7 le curve in cui il carico supera i 5 kg. Delle 9 frenate del circuito solo una è considerata altamente impegnativa per i freni, 5 sono di media difficoltà e 3 sono light.

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Il più veloce nel completare i 4 chilometri di Valencia è Jorge Lorenzo, al maiorchino appartengono sia il record ufficiale, un 1’31″171 fatto registrare nel GP del 2016, che il record all-time, un 1’29″401 fatto registrare nelle qualifiche dello stesso anno.

Qualifiche e gare saranno in diretta sia su TV8 che su Sky Sport MotoGP. Ecco la programmazione del fine settimana.

VENERDÌ 15 NOVEMBRE 
9.00 FP 1 Moto3
9.55 FP 1 MotoGP
10.55 FP 1 Moto2
11.50 FP MotoE
13.15 FP 2 Moto3
14.10 FP 2 MotoGP
15.10 FP 2 Moto2
16.05 e-Pole MotoE

SABATO 16 NOVEMBRE 
9:00 FP 3 Moto3
9.55 FP 3 MotoGP
10.55 FP 3 Moto2
12.35 Qualifiche Moto3
13.30 FP 4 MotoGP
14.10 Q1 e Q2 MotoGP
15.05 Qualifiche Moto2
16.10 Gara-1 MotoE

DOMENICA 17 NOVEMBRE 
Dalle 8.40 in successione WarmUp Moto3, Moto2 e MotoGP
10.05 Gara-2 MotoE
11:00 Gara Moto3
12.20 Gara Moto2
14:00 Gara MotoGP





Tags : GP Valenciamotogpmotomondiale
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.