Sotto le luci del tramonto qatariota è il giapponese Toba a prendersi la vittoria della Moto3. All’italiano Baldassarri la prima piazza in Moto2.
Le gare di Moto3 difficilmente sono prevedibili e lo sanno bene gli addetti alle grafiche, a cui anche oggi è stato chiesto un grosso lavoro da parte dei piloti impegnati a scambiarsi posizioni a una velocità impressionante. Canet parte favorito, dopo un sabato descritto come “bello e inaspettato” da Max Biaggi, ma si ritrova nei primi giri in una lotta a quattro italo-spagnola con Dalla Porta, Arbolino e Arenas, a cui si unisce il giapponese Toba nel corso del quarto giro.
La curva 6 diventa, invece, teatro di due cadute di gruppo: nel primo giro le vittime sono Yurchenko, Booth-amos, Sasaki e Masia, mentre poco dopo tocca, purtroppo, a Foggia, Masaki e Suzuki.
Gara a dir poco particolare per Romano Fenati: dopo aver perso ben cinque posizioni in partenza, segna il record della pista con 2’05”403 al secondo giro, per poi partire con una rimonta che lo porta a raggiungere la prima posizione. Una gara che si sarebbe potuta conlcudere decisamente bene se non fosse che, dopo un track limits warning, il #55 decide autonomamente di inaugurare la Long Lap Penalty, perdendo così tempo e posizioni. Chiude nono.
Negli ultimissimi giri si accende la battaglia fra Dalla Porta e Toba, con l’italiano vicinissimo alla vittoria: è negli ultimi metri di tracciato che il giapponese dà il tutto per tutto strappando il primo posto al #48. Increduli tutti, anche il diciannovenne dell’Honda Team Asia, primo nipponico a far risuonare il proprio inno dal 2007, anno in cui Koyama vinse il Gran Premio della Catalogna nell’allora classe 125. Felice anche Canet che, nonostante la vittoria sfuggita di mano, si sente a proprio agio sulla KTM dello Sterilgarda Max Racing Team; così come Dalla Porta, entusiasta sia della moto che della propria “gara fantastica”.
Per quanto riguarda gli altri italiani, ottimo quinto posto per Vietti, mentre bisogna scendere all’ottavo per trovare Antonelli ad anticipare Fenati. Posizione 14 per Migno, sedicesima piazza per Arbolino che era partito molto bene e solo ventiduesimo Riccardo Rossi. Ritirato Foggia dopo la caduta.
Gara apparentemente più tranquilla per la Moto2. Appena dopo il tramonto si aprono le danze con due cadute che coinvolgono Bulega, Leucona, Navarro e Bezzecchi, seguiti da Dixon che scivola fra le scintille.
Baldassarri scatta dalla terza posizione e nel giro di poche curve va a guadagnarsi la testa della corsa, scambiandosi la piazza con il poleman Schrotter. Fra loro un Vierge che parte molto deciso, per poi retrocedere lentamente. Opposta, invece, la cavalcata di Luthi: lo svizzero, partito settimo, raggiunge Baldassarri che, nel frattempo, aveva fatto registrare una serie di giri veloci. I due arrivano sul traguardo con un gap di soli 0.026 a favore dell’italiano.
Amaro in bocca per Luthi, comunque felicissimo per il feeling con la moto, al contrario del compagno di team Schrotter che non è felice della terza posizione, ma è soddisfatto del podio vista la moto “non a postissimo”.
Fra gli italiani, rispettivamente ottavo e nono Marini e Bastianini, mentre sono 11esimo e 13esimo Di Giannantonio e Locatelli. Solo 19esimo Corsi, seguito dalla MV Agusta di Manzi; reduci dalle cadute di inizio gara, chiude 26esimo (e ultimo) Bezzecchi, mentre Bulega non riesce a tornare in pista.