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World SBK: dal 2026 una nuova classe d’ingresso sostituirà la SSP300





Dorna ha confermato che la SBK Commission è all’opera per definire una nuova Classe in sostituzione della SSP300: spazio ad Aprilia RS 660 & Co.

© WorldSBK

Archiviato l’Emilia Romagna Round, Dorna ha reso noto che la SBK Commision è al lavoro per introdurre una nuova classe di ingresso nel Mondiale Superbike dal 2026, che sostituirà la Supersport 300, attiva dal 2017. Quasi sicuramente, la nuova categoria d’ingresso al Mondiale per derivate dalla serie dovrebbe essere la Sportbike, attualmente testata da BSB e MotoAmerica e dedicata alle sportive stradali leggere. Si tratta di moto bicilindriche con potenze omologate tra i 75 e i 100 cavalli e modelli appartenenti a questo gruppo sono: Aprilia RS 660, Kawasaki Ninja 650, Suzuki GS8-R e Yamaha R7. Ma è possibile che, attraverso il bilanciamento delle prestazioni, la partecipazione venga concessa a che a Ducati Supersport, Honda CBR650R, Kawasaki Ninja ZX-4RR e Triumph Daytona 660.

Secondo Dorna, uno degli obiettivi chiave di questa nuova iniziativa è facilitare il percorso di progressione dei piloti che passano alle classi più grandi, in particolare al Campionato Mondiale FIM Supersport, dove competono principalmente Ducati, con la Panigale V2, e Yamaha con La R6 ( e forse con la R9 dal 2027). L’obiettivo è quello di “creare una transizione più fluida per i corridori per il divario prestazionale tra la classe entry e quella delle supersportive medie, favorendo lo sviluppo dei piloti e preparandoli per le esigenze competitive delle categorie superiori“, rendendo la distanza tra Classe d’ingresso e Classe SSP simile a quella che c’è tra SSP e SBK.

Questa mossa da parte di Dorna si può interpretare anche come tentativo di intercettare l’interesse di costruttori attualmente non impegnati nel Mondiale SBK, attraverso una categoria che negli ultimi anni sta vendendo molto.





Tags : sportbikessp300WSBK
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.