Lo scozzese del team Petronas Moto3 vince la gara e capitalizza in maniera impeccabile la pole position conquistata ieri. Ottimo secondo posto per il sempre più costante Lorenzo Dalla Porta. Chiude il podio il leader del mondiale Aron Canet: il #44 conquista un podio e punti importanti da dedicare al nonno e al papà del suo team manager Biaggi, scomparsi entrambi in settimana.
La mattinata al Bugatti Circuit di Le Mans si apre con una grande incertezza che imperversa in griglia. La pista infatti è umida e la temperatura dell’asfalto è bassa e non si sa quale mescola montare per la gara. Quasi tutti optano per la gomma morbida: tra i big vanno contro corrente i due piloti di Paolo Simoncelli che scelgono di montare la gomma dura. Allo spegnersi del semaforo Tony Arbolino e Tatsuki Suzuki si portano in testa al gruppo con un ottimo spunto: a differenza del solito, le più grandi emozioni del primo giro si concentrano non nei sorpassi ma in ciò che accade nella chicane opposta al rettilineo di partenza. Ogura infatti cade e la moto rientra in pista al passaggio del gruppone ma fortunatamente nessuno la colpisce. Le Mans è una pista selettiva è nella prima fase di gara il gruppo si sgrana: Suzuki, Arbolino, McPhee e Rodrigo prendono un piccolo margine su Migno e Canet, che a loro volta sono seguiti dai due piloti del team Leopard, Ramirez e Dalla Porta. Molto staccati invece gli altri due contendenti al titolo Masia e Antonelli. A 17 giri i gruppetti di testa si compatta e i piloti incominciano a scambiarsi la prima posizione: il sempre veloce Suzuki lascia spesso la testa della corsa a Migno e Dalla Porta. Dalle retrovie Masia sembra recuperare, portandosi dietro Antonelli, fino a quando il #5 spagnolo taglia la prima chicane e prende una penalità di 2.2 secondi che condizionerà la sua posizione finale.
Nei giri successivi le condizioni difficili della pista fanno numerose vittime eccellenti: Ramirez e Antonelli finiscono in terra e gettano al vento punti preziosi per il campionato. A 6 giri dalla fine il leader della corsa Suzuki perde il posteriore nella prima chicane e cade centrando l’incolpevole Arbolino. Soprattutto il team Sic58 capitalizza in negativo il week end successivo all’emozionante uno-due di Jerez ma come ha esplicitato Paolo Simoncelli: “Queste sono le gare. A volte si vince e a volte si perde”. La gara sembra essere indirizzata verso una sfida tra Dalla Porta, McPhee, Migno e Canet ma da dietro risale Toba: il giapponese si porta dietro Vietti, partito 19° e numerosi altri piloti. Negli ultimi due giri si riforma il classico gruppone che non se le manda a dire: Masia, già penalizzato, sportella Migno mandandolo fuori traiettoria e negandogli la possibilità della vittoria; Canet entra su Toba in maniera garibaldina a tre curve dalla fine e guadagna un terzo posto da dedicare al nonno e al papà di Max Biaggi. Davanti McPhee attacca Dalla Porta alla curva 9 e riesce a mantenere la testa fino alla bandiera scacchi. In chiave campionato Canet consolida la sua leadership con 74 punti, seguito da Dalla Porta a 60 punti . Pesano gli zero di Antonelli e Suzuki.