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Marquez si prende la Pole in Argentina! Viñales e Dovizioso in prima fila





Concluse le prove ufficiali in Argentina. A Termas de Río Hondo è Marc Marquez a prendersi la Pole Position. Con lui in prima fila ci saranno Viñales e Dovizioso. Sotto tono Lorenzo e Petrucci, male Iannone.

Le Q1 sono state caratterizzate dalla leadership di Nakagami. Il giapponese è balzato subito in testa nel primo run, tenendo la posizione fino alla fine in 1’39″064 guadagnandosi l’accesso in Q2. A fargli compagnia col secondo tempo è Pol Espargaró, staccato di 153, per la gioia dei tecnici KTM. Terzo e primo degli esclusi è Aleix Espargarò con l’Aprilia, poi Oliveira e Abraham. Solo settimo Bagnaia che domani si dovrà schierare sulla 19ª casella in griglia di partenza. Pessima prestazione per Iannone, che chiude con l’ultimo tempo.

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In Q2 Marc Marquez si è issato subito in testa, 1’38″7 il suo tempo, inseguito da Crutchlow e Miller. Momentaneamente in terza fila le due Yamaha di Rossi e Viñales, con Petrucci. A dare  il primo colpo nel finale ci ha pensato Quartararo, salito in seconda posizione con un 38″9. Poi c’è stato uno scossone dopo l’altro, con Maverick Viñales che costringe il #93 a fare gli straordinari.

Alla fine Marc Marquez si è preso la Pole Position Termas de Río Hondo, in 1’38″304. Seconda posizione in griglia di partenza per Maverick Viñales (+0″154), terzo Andrea Dovizioso (+0″164). Valentino Rossi col quarto tempo (+0″244) si ritroverà ad aprire una seconda fila completata da Miller, a tre millesimi dal Dottore, e Morbidelli, che chiude a quasi sei decimi risultando il primo degli altri. Ancora una buona qualifica per Quartararo, che chiude settimo a 11 millesimi dal team mate. Col francese in terza fila troveranno posto Cal Crutchlow, molto al di sotto delle aspettative, è Nakagami.

Molto deludente il risultato di Petrucci, decimo in quarta fila a otto decimi da Marquez e a sei da Dovizioso. Con lui Pol Espargaró e l’evanescente Lorenzo.

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.