Una meritata prima posizione per Aleix Espargaro, che dà continuità ai positivi Week End di Aragon e Motegi. “Nei box sono tutti contenti e penso che anche a Noale quando si sveglieranno lo saranno. Io stesso sono felicissimo e credo che per Aprilia sia ancora più importante che per me. Mi sento orgoglioso di fare parte di questo progetto”, in una situazione molto diversa da quella dei passati test invernali, “otto mesi fa faticavamo a stare nei primi 10 e oggi siamo qui –ricorda con orgoglio- Non ho lavorato mai così tanto in tutta la mia carriera, sia dal punto di vista fisico che mentale, ma posso dire lo stesso di tutti i ragazzi in pista e a casa, nessuno si sta risparmiando”.
Qui (link) come sono andate FP1 e FP2.
Qui (link) le dichiarazioni di Vinales e Rossi.
“Nei box sono tutti contenti e penso che anche a Noale quando si sveglieranno lo saranno. Io stesso lo sono felicissimo. Mi sento orgoglioso di fare parte di questo progetto. Non ho lavorato mai così tanto in tutta la mia carriera, sia dal punto di vista fisico che mentale. (…) Sono fiero di fare parte di questa storia”
Perfetto sul giro secco, ma sul passo manca ancora qualcosa anche se alcune scelte strategiche per domenica sono quasi già state prese. “Mi sono sentito più forte in altri GP, come ad Aragon. Oggi ho faticato dove non mi aspettavo di farlo, nelle curve più veloci. Non potevo essere aggressivo come al solito, ma è anche vero che la pista non era in condizioni ideali, faceva freddo e non si riusciva a portare la gomma anteriore alla temperatura ideale: oggi c’erano condizioni difficili e infatti in molti sono caduti. Abbiamo comparato le carenature, senza ali la moto è più agile, con la nuova carena invece diventa più fisica nei cambi di direzione ma anche più stabile. In ottica gara penso sia quest’ultima la configurazione migliore, sperando non piova! Voglio lavorare per migliorare il passo, la gomma media al posteriore slitta molto, con la morbida va meglio e dovremo provare a usarla per la gara,“
La giornata non è iniziata nel migliore dei modi, con un 12° tempo nelle FP1 a 9 decimi da Marquez, pagando un secondo abbondante sul passo: “Il primo turno è stato tutt’altro che buono, risultati alla mano. Questa mattina avevamo scelto di usare un motore con un grande chilometraggio, ma non aveva potenza, sembrava di guidare una Moto2. I ragazzi non hanno pranzato per sostituirlo, tutto è andato meglio e sono riuscito a fare un bel giro”. Un giro che gli ha permesso di annullare il gap con il #93, ed anzi passargli davanti per 5 millesimi, e migliorando anche sul passo, un buon 30”1 con la soffice dietro (30”6 con la Medium).
Previsioni per la gara, non se ne possono fare: “Quest’anno stiamo facendo grandi cose e sono fiero di fare parte di questa storia, ma già in altre gare potevamo fare buoni risultati, poi per guasti o errori non siamo riusciti a concretizzare. In questo momento solo Marquez, Dovizioso e Vinales riescono a essere veloci per tanti giri, vedremo cosa succederà”.
“Ora tocca a Ducati, presto anche alla mia Aprilia: vedrete un duello tutto italiano” promette Aleix.
Ed il futuro per l’Aprilia sembra roseo. La RS-GP è una moto con un ottimo telaio, che consente ad Aleix di “entrare in curva molto veloce e di frenare in modo aggressivo, grazie alla sua fantastica stabilità all’anteriore e al suo equilibrio. Guidarla mi piace molto e l’elettronica è a buon punto.”. Dove c’è da crescere è il motore: “ci servono più coppia e potenza, per provare a chiudere il gap con i migliori, o almeno con quelli che non abbiamo già raggiunto. Ad inizio anno abbiamo messo in difficoltà le Honda, nelle ultime due gare Yamaha.”
La RS-GP è una moto dalle infinite possibilità di set up, pare che il motore stesso sia posizionabile liberamente nel telaio, alla ricerca dei giusti equilibri di pista in pista. Proprio questa estrema possibilità di personalizzazione potrebbe averla limitata a metà stagione, rendendola difficile da mettere a punto. Se le strade sono tante, ed una sola è quella giusta, è facile sbagliare. Ma a Noale sembrano aver trovato la quadratura del cerchio. “Ora tocca a Ducati, presto anche alla mia Aprilia: vedrete un duello tutto italiano tra Borgo Panigale e Noale. In fondo avete già visto troppa Spagna in MotoGP!” Rilancia con sincera ironia.
Per un’Aprilia che vola sulle ali dell’entusiasmo ce n’è un’altra che a fatica poggia i piedi per terra: è la #22 di Sam lowes, penultimo con il solo esordiente Parkes nelle FP1, 20esimo a 1”5 dal compagno nelle FP2. “Mi dispiace che Sam non sarà in squadra con me il prossimo anno. Ho un’ottimo rapporto con lui, ma a questo punto del progetto abbiamo bisogno di piloti competitivi. Quella di prendere Scott Redding è una scelta strategica che mi piace.” Aleix è sempre più leader, lui che per che per primo, con De Puniet, fece scendere in pista la ART -un’Aprilia vestita da CRT- facendo tornare Noale nella Top Class a 10 anni di distanza dalla sfortunata epopea della RS Cube (RS Cube: quando 3 non è il numero perfetto).
È il Paradosso dell’Aprilia di Schrödinger, che può essere sia prima che ultima nello stesso giorno.
Qui (link) come sono andate FP1 e FP2.
Qui(link) le dichiarazioni di Vinales e Rossi.