Dopo una piccola sosta, necessaria soprattutto a Dovizioso e Dall’Igna per smaltire i festeggiamenti, i ragazzi del Motomondiale sono pronti stringere nuovamente i semi-manubri. Tappa ad Assen, la cosiddetta “Università del motociclismo”. Sfortunatamente i lavori eseguiti ad inizio millennio ci hanno privati del suo tratto a maggior indice di difficoltà, ma escludendo il primo settore la selettività del circuito è rimasta. Il Gran Premio d’Olanda ad Assen è ininterrottamente tappa del Circus a due ruote dall’anno della sua fondazione, il 1949. Si è sempre svolto il sabato, ma dallo scorso anno si corre di domenica. Quest’anno, ulteriore novità: per evitare sovrapposizioni con la Formula 1, si è deciso di anticiparne la partenza.
Il circuito di Assen è sorto nel 1925, come pista stradale e prevalentemente sterrata. Nel 1955, in soli 4 mesi, venne realizzata una nuova pista, permanente. Il TT Circuit Assen ha cambiato numerose volte configurazione e lunghezza, con modifiche però di dettaglio. La modifica più pesante e sostanziale fu quella del 2006: venne eliminata tutta la prima parte del circuito, molto veloce e particolare per un tracciato moderno, riducendo di quasi 1.500 m la lunghezza del tracciato, sostituita da un nuovo complesso di curve iniziali, da molti considerate lente e banali. Assen nel 1992 rischiava di costare l’amputazione della gamba destra a Mick Doohan, caduto in qualifica e rimasto incastrato sotto la sua Honda. L’arto gli fu salvato dal dottor Costa ma per tornare a vincere fu fondamentale la pompa a pollice appositamente progettata dagli ingegneri Brembo per dar modo al pilota di azionare il freno posteriore senza utilizzare il piede.
Molti piloti adorano Assen, infatti ha ancora molte curve veloci ed una sola curva lenta, dove peraltro sin arriva a bassa velocità: è la curva 5, quella che chiude la chiocciola iniziale. Grazie ai molti curvoni veloci, quello del raffreddamento dei freni non è affatto un problema, mentre il rettilineo di quasi 500 metri posto tra la curve 5 e 6 consente ai piloti di superare senza problemi i 310 km/h. Il Record spetta ad Andrea Iannone, con i 319,5 km/h raggiunti nel 2015. Il giro più veloce è di Valentino Rossi in 1’32”627 mentre il Record in gara è di Marc Marquez, un 1’33”617. Entrambi i record sono stati registrati nell’edizione del 2015.
Le 18 curve del tracciato, di cui 12 a destra, prevedono solo 10 punti in cui i piloti della MotoGP fanno ricorso ai freni e solo in uno di questi la frenata si protrae per più di 160 metri. Per ogni giro i freni vengono usati 24 secondi, contro i 26 necessari in Superbike. La media delle decelerazioni massime della MotoGP su questa pista è di 1,15 g, contro gli 1,08 g della Superbike, con freni in acciaio. Ogni giro i piloti MotoGP sono chiamati ad uno sforzo di 42 kg e mezzo. Solo una staccata è considerata altamente impegnativa per i freni mentre 2 sono di media difficoltà.
La più complessa è quella della curva 1, la Haarbocht: ci si arriva a 291 km/h e i piloti frenano per 3,9 secondi, percorrendo complice la discesa 213 metri, scendendo ai 111 km/h necessari per affrontare la curva. I piloti esercitano un carico di 6,1 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione esercitata tramite il liquido freno Brembo HTC 64T arriva a 10,6 bar.
La curva 6, Ruskenhoek, è l’unica in cui la frenata avviene ad oltre 300 km/h. I piloti sfruttano i freni per 1,6 secondi, giusto il tempo di scendere a 236 km/h. Di conseguenza il carico sulla leva è di soli 2,7 kg e la pressione non supera i 4,6 bar.
Caratteristica di questa pista è l’avere molti cambi di asfalto che potrebbero complicare la vita ai piloti, unito al fatto di afere un anteriore stressato più dalle veloci pieghe che dalle frenate. Per l’anteriore Michelin ha preparato solo pneumatici simmetrici, a differenza di quanto fatto in Spagna. Al posteriore invece le gomme saranno asimmetriche, con una mescola più dura sul lato destro.
E per finire, occhio agli orari: si corre anche quest’anno di domenica, ma per evitare una sovrapposizione con la F1 la gara è stata anticipata alle 13!
Anche questa volta il gare e qualifiche sono disponibili in chiaro su TV8.
Venerdì 23 giugno
09:00 Moto3 Prove Libere 1
09:55 MotoGP Prove Libere 1
10:55 Moto2 Prove Libere 1
13:10 Moto3 Prove Libere 2
14:05 MotoGP Prove Libere 2
15:05 Moto2 Prove Libere 2
Sabato 24 giugno
09:00 Moto3 Prove Libere 3
09:55 MotoGP Prove Libere 3
10:55 Moto2 Prove Libere 3
12:35 Diretta Moto3 Qualifiche
13:30 Diretta MotoGP Prove Libere 4
14:10 Diretta MotoGP Qualifiche
15:05 Diretta Moto2 Qualifiche
Domenica 25 giugno
08:40 Moto3 Warm Up
09:10 MotoGP Warm Up
09:40 Moto2 Warm Up
11:00 Diretta Moto3 Gara
13.00 Diretta MotoGP Gara
14:30 Diretta Moto2 Gara