Il Motomondiale arriva in Aragon per il sestultimo Gran Premio stagionale, a giochi ormai fatti per la Top Class. In MotoGP infatti Marc Marquez vanta 93 punti di vantaggio, gli basta chiudere a podio e davanti ad Andrea Dovizioso sia qui che in Thailandia per laurearsi Campione del Mondo con quattro gare d’anticipo.
Anche in Moto2 Alex Marquez gode di un sostanzioso vantaggio, ma non importante come quello del fratello maggiore: Augusto Fernandez, in grande spolvero con le prime tre vittorie in carriera conseguite negli ultimi sei GP, è secondo in classifica generale con 26 punti di svantaggio sul #73. La costanza sta premiando Lorenzo Dalla Porta in Moto3, molto abile nel mantenere sempre la giusta lucidità in gara. Il toscano del team Leopard è primo in classifica generale con 22 punti in più rispetto ad Aron Canet, che dopo aver perso la leadership deve ora guardarsi le spalle. Tony Arbolino è cresciuto molto in questa stagione -grazie anche all’aiuto di Jorge Lorenzo- e nell’ultimo periodo è sempre sul podio, arrivando ad occupare la terza posizione in classifica a soli 8 punti da Canet.
Nel 2010 il Gran Premio Motociclistico di Aragona ha fatto il proprio debutto nel calendario del Motomondiale all’ultimo minuto, come tappa sostitutiva. I lavori al Balatonring per il GP d’Ungheria erano in enorme ritardo. Il tracciato di Alcañiz ha però saputo farsi spazio, diventando una tappa fissa del Motomondiale -e della Superbike- grazie alle sue caratteristiche. La Ciudad del Motor-MotorLand de Aragón ricopre una superficie di 350 ettari in cui trovano spazio un parco tecnologico, l’area sportiva e un’area culturale e per il tempo libero. L’area sportiva ospita il tracciato principale, un circuito per karting e diversi circuiti sterrati.
Disegnato dall’architetto tedesco Hermann Tilke in collaborazione con Pedro De La Rosa, il Motorland vanta ben sette configurazioni e quella principale, usata dalla MotoGP e da qualche anno dalla SBK, è molto tecnica. Troviamo infatti un lungo rettilineo chiuso da un curvone veloce a destra con doppio punto di corda, rampini stretti, curve di gran percorrenza e pure cambi di direzione molto tecnici. La pista misura 5,077 km, caratterizzati da 17 curve di cui 10 a sinistra e 7 a destra con ben 7 punti di frenata nei primi 2 km. Il rettilineo più lungo è opposto a quello dei box, misura quai un chilometro e permette di raggiungere velocità molto elevate complice la curva da terza che lo chiude.
Anche qui come a Misano corrono sia le MotoGP che le Superbike ed una delle differenze più importanti sta nella velocità massima raggiunta: le GP superano i 340 km/h, mentre le derivate dalla serie non superano i 310. La differenza non è dettata solamente dalla minore potenza massima, a limitare le SBK sono la peggiore trazione in uscita dalla lenta curva 15 e la minor efficienza frenante, che li costringe a chiudere il gas prima.
In compenso qui le MotoGP usano maggiormente i freni, attestandosi a circa 34 secondi a giro al contrario dei 31 delle “stradali” dotate di meno performanti freni in acciaio. Il motivo è semplice: complice la miglior trazione le MotoGP arrivano alle curve 4, 9 e 12 a maggior velocità, dovendo così azionare l’impianto frenante anziché chiudere semplicemente il gas. Nel corso della gara, i piloti della MotoGP esercitano una forza complessiva pari a 12 quintali sulla leva del freno: quasi 4 quintali in più dei piloti Superbike che però percorrono 5 giri in meno. Ad ogni giro i piloti esercitano oltre 52 kg di pressione sulla leva, contro i 45 esercitati dai piloti della SBK.
La staccata più stressante per l’impianto frenante è alla curva 16 che è preceduta da un rettilineo di 968 metri: le MotoGP passano da 341 km/h a 139 km/h in 4,6 secondi, percorrendo 284 metri. Il carico sulla leva è pari a 8,1 kg, valore record dell’intero campionato, con i piloti che subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido frenante Brembo raggiunge i 14 bar.
Nove le edizioni del GP di Aragon fin qui disputate: sei volte ha trionfato la Honda, con 2 successi per la Yamaha mentre la Ducati si è aggiudicata nel 2010 l’edizione inaugurale con Casey Stoner. Per quanto riguarda i record, è di Marc Marquez il giro più veloce in assoluto, un 1’46”635 che gli valse la Pole Position del 2015, mentre il record ufficiale appartiene a Jorge Lorenzo, risale sempre al 2015 ed è un 1’48”120. Il Rocket Man è Andrea Iannone, che sempre nel 2015 raggiunse i 345,8 km/h alla speed trap.
Per quanto riguarda orari e copertura televisiva, la copertura integrale sarà garantita da Sky, con la diretta in chiaro delle qualifiche e delle gare su TV8.
Ecco il programma del fine settimana:
Venerdì 20 settembre
09.00: Moto3 Prove Libere 1
09.55: MotoGP Prove Libere 1
10.55: Moto2 Prove Libere 1
13.10: Moto3 Prove Libere 2
14.05: MotoGP Prove Libere 2
15.05: Moto2 Prove Libere 2
Sabato 21 settembre
09.00: Moto3 Prove Libere 3
09.55: MotoGP Prove Libere 3
10.55: Moto2 Prove Libere 3
12.35: Moto3 Qualifiche
13.30: MotoGP Prove Libere 4
14.10: MotoGP Qualifiche
15.05: Moto2 Qualifiche
Domenica 22 settembre
08.40: Moto3 Warm Up
09.10: Moto2 Warm Up
09.40: MotoGP Warm Up
11.00: Moto3 Gara
13.00: MotoGP Gara
14.30: Moto2 Gara