Sotto il sole della Stiria Johann Zarco fa la voce grossa sull’asfalto del Red Bull Ring anche nel corso delle FP3. Velocissimo anche Quartararo, anche oggi l’unico in grado di impensierire l’armata Ducati, mentre incappa in una caduta – e nel passaggio dal Q1 – Aleix Espargaro.
Johann Zarco parrebbe proprio averci preso gusto a stare davanti a tutti. Il francese, dopo avere chiuso in cima alla classifica la seconda sessione di prove libere del GP d’Austria, ha chiuso in prima posizione anche le assolate FP3. Non solo: il #5 di Pramac si è anche tolto lo sfizio di abbassare ulteriormente il record sul giro, risultando l’unico pilota in grado di scendere sotto il muro dell’1’29” con il suo 1’28”964.
A dargli del filo da torcere è stato, in modo particolare, il suo connazionale Fabio Quartararo. Il nizzardo della Yamaha era addirittura 1° a pochi minuti dallo sventolare della bandiera a scacchi grazie al suo rapidissimo 1’29”117, e solamente il giro monstre sfoderato da Zarco a tempo ormai concluso ha impedito al #20 di cogliere una prima posizione che avrebbe avuto del clamoroso: considerate le caratteristiche della sua M1 e la conformazione del Red Bull Ring, infatti, non pochi sarebbero rimasti stupiti del vedere una Yamaha davanti alle Ducati. In 3^ piazza si ferma Jack Miller, ancora una volta veloce dopo avere chiuso in testa le umide FP1, mentre Jorge Martin precede le due Desmosedici di Pecco Bagnaia – 5° in 1’29”377 – ed Enea Bastianini, 6° a 493 millesimi di ritardo dalla vetta.
Il vero balzo in avanti nel corso delle FP3 lo compiono le Suzuki, che rispetto alla seconda sessione di libere accorciano il proprio distacco dalla vetta e staccano il biglietto per accedere direttamente alla Q2. Alex Rins è 7°, con Joan Mir – 10° – che si accomoda invece alle spalle della KTM di Brad Binder e della Aprilia di Maverick Vinales, dopo Silverstone nuovamente molto rapido in sella alla sua RS-GP22.
Beffa invece, nel corso delle FP3, per Aleix Espargaro: il #41 non agguanta la top ten per soli 2 millesimi, venendo così costretto a passare per una Q1 che può sempre riservare delle insidie. Alle spalle dello spagnolo si piazza la prima delle Honda, quella di Takaaki Nakagami, che in 1’29”585 precede un trio di ducatisti formato da Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio e Luca Marini. 16^ piazza per Pol Espargaro, con le Yamaha di Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso che stringono in una blanda morsa di Iwata la KTM di un Miguel Oliveira in difficoltà. Solo 20° è Alex Marquez, che con la sua Honda precede la moto gemella di Stefan Bradl e la Yamaha di Darryn Binder, mentre l’ultima fila virtuale dello schieramento se la spartiscono Remy Gardner, Raul Fernandez e Lorenzo Savadori, wild card alle prese con un’Aprilia laboratorio che ha fatto sfoggio di diverse novità a livello aerodinamico.