In una sessione andata in scena su asfalto asciutto c’è il solo Fabio Quartararo – 4° – a tentare di ostacolare lo strapotere Ducati al Red Bull Ring: sono infatti ben 7 le Desmosedici finite nelle prime 8 posizioni al termine delle FP2, con Johann Zarco sugli scudi.
Tanto tuonò in Stiria che alla fine non piovve. O meglio, piovve talmente poco da non ostacolare in alcun modo il lavoro di team e piloti della MotoGP nel corso della seconda sessione di prove libere del GP d’Austria. Dopo avere visto Jack Miller chiudere davanti a tutti le umidicce FP1, l’asfalto finalmente asciutto del Red Bull Ring ha assistito a un pressoché totale dominio firmato Ducati: fatta esclusione per la GP21 di Fabio Di Giannantonio, infatti, tutte le altre Desmosedici sono nella top ten delle FP2.
Davanti a tutti si è messo Johann Zarco, che con il suo 1’29”837 ha per il momento firmato anche il giro più veloce mai registrato sul nuovo layout dell’impianto austriaco. Alle sue spalle, staccati rispettivamente di appena 24 e 29 millesimi, chiudono le moto gemelle di Jack Miller e Jorge Martin, con la mosca bianca Quartararo aggrappata addirittura alla top 5 in sella alla sua M1: il #20 chiude le FP2 in 1’29”877 pagando solamente 40 millesimi di ritardo dal crono di Zarco, dimostrando quanto sia forte il feeling con la sua Yamaha anche su una pista sulla carta a lui sfavorevole. Bagnaia è 5° in una classifica cortissima che vede i primi dieci piloti racchiusi in meno di 4 decimi di distacco, mentre le Ducati del Mooney VR46 guidate da Luca Marini e Marco Bezzecchi si tengono dietro quella del team Gresini affidata a Enea Bastianini, 8° in 1’30”066. Risale fino alla 9^ piazza Maverick Vinales, mentre a completare la top ten provvede la KTM di Brad Binder con il suo 1’30”128.
Appena fuori dai primi dieci – e quindi per il momento costretto a passare per l’insidiosa Q1 – è Aleix Espargaro, che con la seconda delle Aprilia chiude le FP2 davanti a un’alternanza Honda – Suzuki: Nakagami tiene infatti dietro Rins, che a sua volta tiene alle proprie spalle Pol Espargaro che dal canto suo precede Mir, 15° a 618 millesimi di ritardo dalla vetta. 16^ posizione per Alex Marquez, mentre le due M1 di Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso terminano la sessione davanti alla Ducati del già citato Di Giannantonio. 20° è Lorenzo Savadori, mentre Miguel Oliveira non va oltre la 22^ piazza limitandosi a chiudere le proprie FP2 davanti ai rookie Gardner, Binder e Fernandez.