Sono sicuramente tempi da prendere con le pinze quelli di ieri, Maverick Vinales ha chiuso davanti a tutti con sette decimi e mezzo di vantaggio su Fabio Quartararo, secondo, mentre tra il francese ed Aleix Espargaro, dodicesimo, ci sono meno di sei decimi. Senza dubbio è impossibile capire quanto abbiano spinto davvero i piloti ma fa certamente alzare un sopracciglio il risultato delle tre Desmosedici Factory.
Petrucci ha chiuso nono davanti a Dovizioso e Miller, con appena un decimo e mezzo a dividere i tre piloti che stanno portando avanti il lavoro di sviluppo su quella che sarà la Ducati Desmosedici GP20. I tre hanno chiuso vicini dopo aver girato sempre su tempi simili, raccogliendo dati e sensazioni sul nuovo telaio svezzato a Valencia dove è stato testato anche i nuovo motore.
Rispetto a Valencia la pista di Jerez è molto più scorrevole, si sta più tempo in piega e utilizzando per molto meno tempo la potenza pura del motore. In Ducati hanno quindi fatto un pesante lavoro di comparazione coi dati raccolti nel Gran Premio e nella due giorni di Valencia “e il risultato è stato positivo, le sensazioni sono migliori rispetto al telaio della GP19, ma non quanto vorremmo” ha detto Andrea Dovizioso. “Ora dobbiamo capire bene cosa fare con questa nuova base, questo nuovo telaio è abbastanza differente rispetto al precedente.”
Nello specifico, andrea ha lamentato sempre lo stesso problema, la difficoltà nel curvare con la Desmosedici. “Col nuovo telaio c’è stato un miglioramento dove ne avevamo bisogno -ha ammesso Andrea- e fortunatamente senza aspetti negativi ma non si tratta di un miglioramento così grande. A centro curva non siamo riusciti a fare uno step enorme.” Ad oggi questo embrione di Desmosedici Gp20 non entusiasma Dovizioso, anzi: “la velocità attuale non è sufficiente a giocarci il Mondiale, serve di più. Però va anche detto che un piccolo miglioramento può avere un ampio margine di crescita, basta conoscerlo bene e capire come muoversi. Quindi è importante avere le idee chiare, ma per il momento serve qualcosa di più.”
Oggi a Jerez è prevista pioggia nel pomeriggio, ma il maltempo non dovrebbe rovinare i programmi della Ducati. “Ci aspettano due mesi in cui non si potrà provare, ma la factory continuerà lo sviluppo, è importante avere le idee ben chiare. Qualora dovesse piovere non sarebbe un dramma -ha commentato a riguardo il pilota di Forlì- visto che il lavoro più importante per l’inverno è stato già svolto a Valencia e oggi (ieri ndr).”
Infine, incalzato, Andrea si è lasciato andare circa il distacco da Vinales e la ritrovata competitività delle Yamaha. “Dai test di metà stagione sono tornati ad essere forti, soprattutto in qualifica, mentre i gara i piloti della Yamaha sono stati più altalenanti. Non sono sorpreso dalle loro prestazioni in questi test. Ci tengo però a dire che è difficile capire i valori in campo al momento, tutti stiamo lavorando e capita che alcuni piloti sfruttino le gomme in modo diverso:”