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Dovizioso detta il passo nelle FP1 di Sepang





Prime prove marchiate Borgo Panigale, con Andrea Dovizioso davanti a tutti seguito da Alvaro Bautista. Li seguiono Zarco e Vinales, poi Marquez quinto e primo delle Honda, che stupisce sul passo. Rischio pioggia nelle FP2, con nomi eccellenti che dovrebbero giocarsi il tutto per tutto nelle FP3.

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Asfalto bagnato da qualche goccia prima delle libere. Alcuni piloti hanno scelto di scendere in pista con le Rain, ma la maggior parte ha preferito attendere quei 5 minuti per scendere direttamente in pista con le Slick. La prima sessione di prove malesi se l’aggiudica Andrea Dovizioso, che trova il piglio giusto per dimenticare la prestazione australiana. Chiude la prima sessione già a pochi millesimi dal record in gara: 2’00”671 per il N°04 con Soft usata davanti e Medium dietro. Difficile fare un’analisi sul passo: per il Dovi 6 soli giri lanciati all’attivo, e più in generale pista sporca che si è migliorata molto nel corso del turno. Seconda posizione per la GP16 di Alvaro Bautista ad appena 71 millesimi dal leader. Buona prestazione anche per l’altra moto di Aspar: Abraham è settimo a 4 decimi dalla vetta. Il tempo Alvaro l’ha ottenuto nel finale, con una Soft nuova dietro.

Troviamo quindi le due Yamaha di Zarco e Vinales. Per il francese la terza posizione arriva in 2’00”807 con gomme uguali a quelle di Dovizioso, il Top Gun ha invece girato un decimo tondo esato più lento con doppia Soft. Chiude la Top5 Marc Marquez, il pilota che in questo turno ha lavorato meglio di tutti. Un solo run per il #93 di 11 giri lanciati, con Soft davanti e Medium dietro. 2’00”950 il suo miglior tempo, con quattro giri filati sotto il 2’01 basso. Sesto Cal Crutchlow in 2’01”060. Chiudono la Top10 Barbera, Pedrosa e Lorenzo

Solo 12° Rossi. 13° Iannone, con una strategia simile a quella di Marquez, mentre è 22° Rins. 19° l’esordiente Van Der Mark, per la prima volta su una MotoGP.

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Tags : fp1 motogpgp malesiamotogpSepang
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.