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Dal calendario alla Sprint Race, tutte le novità della MotoGP 2023





Ci siamo, una nuova stagione del Motomondiale con MotoGP, Moto2 e Moto3 è alle porte. In tutto saranno 21 i Gran Premi in 18 paesi differenti e il quarto di questi, quello di Francia, potrà essere il millesimo nella storia del Motomondiale che, istituito nel 1949, è il campionato iridato più vecchio del motorsport. Non sarà un’annata rivoluzionaria ma sicuramente la più lunga e intensa, e le novità non mancano. Vediamo quali sono.

Questo fine settimana il Motomondiale inizierà in Portogallo dopo anni di debutti stagionali in Qatar, perché a Losail ci sono lavori in corso per rinnovare le strutture e invertire la posizione di tribuna principale e box. Il GP del Qatar non verrà meno, solo è stato spostato verso la fine della stagione. A venire meno sarà invece il GP d’Aragona, vista la volontà della Dorna di iniziare una rotazione dei circuiti iberici favorendo il debutto già da quest’anno in nuove località sparse per il mondo. Come Almati in Kazakistan, dove si terrà sul circuito di Sokol il primo Gran Premio del Kazakistan, o Nuova Delhi, per il primo Gran Premio motociclistico d’India al Buddh dove già correva la F1, anche se al momento le due piste non hanno ancora terminato l’iter di omologazione per le MotoGP.

Tutto bello, benissimo anche che il Motomondiale sbarchi in un paese come l’India dove ogni giorno più del 75% degli spostamenti vengono effettuati su due ruote, ma resta il rammarico per il Kymi Ring. Fatto e stroncato da un letale mix di Covid, crisi economica e guerre varie, il circuito nel sud della Finlandia sembra destinato a diventare una cattedrale abbandonata tra i laghi. Restano comunque numerose le certezze in calendario, su tutte il gran finale al Ricardo Tormo di Valencia a fine novembre.

La novità più succosa è senza dubbio la Sprint Race della MotoGP, che si terrà il sabato pomeriggio ad ogni Gran Premio. Lunga la metà della gara principale, porterà punti in classifica seguendo lo stesso schema della Superpole Race in Superbike: 12 punti al primo, 9 al secondo, 7 al terzo, 6 al quarto e via così fino al nono che si porterà ai box un punto. Curiosamente, il risultato della Sprint Race non influirà sulla griglia di partenza della consueta gara domenicale. Quest’ultima farà comunque fede ai risultati delle qualifiche -che da quest’anno passano al sabato mattina per la MotoGP. Sarà interessante vedere, grazie alla Sprint Race, qual è il valore degli attuali protagonisti della MotoGP al netto di usura e consumi. Ma questa mezza gara del sabato avrà anche un peso non da poco, visto che da sola varrà il 32,4% dei punti a disposizione dei piloti: dei 777 punti a disposizione dei piloti della MotoGP in tutto il 2023, fino a 252 potranno essere raccolti il sabato.

L’introduzione della Sprint Race ha comportato una revisione della programmazione dei fine settimana. Il venerdì cambia poco, con due sessioni libere per Classe ma riviste nell’ordine: sempre la Moto3 ad aprire le danze e la MotoGP a chiuderle, con in mezzo la Moto2. Rivista la durata delle Prove libere 2 MotoGP, estese di 15 minuti arrivando all’ora tonda. Il vero rinnovamento riguarda il sabato, che inizierà con le terze libere di Moto3 e Moto2 che continuano a valere per la Combinata che sancisce le promozioni dirette in Q2. Seguiranno le terze libere MotoGP che, ridotte a 30 minuti, non varranno per la combinata e sostituiscono di fatto le soppresse FP4. Giusto il tempo di rientrare ai box ed i piloti della Top Class dovranno tornare in pista per le qualifiche: ore 10:50 la Qualifica 1, ore 11:15 per la decisiva Q2. Seguiranno nel pomeriggio le qualifiche di Moto3 e Moto2, arrivando alle 15:00 per la Sprint Race della MotoGP. Piccola modifica anche per la domenica, con la soppressione dei Warm Up di Moto3 e Moto2 per far spazio alla Fan Parade. Resta il Warm Up MotoGP, dimezzato a 10 minuti.

Altre novità sono di natura tecnica. In primis, per la MotoGP cambia il sistema di allocazione degli pneumatici. Michelin ridurrà a due le opzioni posteriori nei week ed di gara, mentre resteranno tre quelle anteriori, per rendere la MotoGP più sostenibile diminuendo il numero di pneumatici prodotti. Sempre 22 gli pneumatici slick a disposizione dei piloti, 10 anteriori e 12 posteriori. Rivista anche la regolamentazione del “cucchiaio”, la cui distanza minima da terra deve passare da 20 a 30 mm, mentre cambia per alcuni la centralina come vi abbiamo raccontato nell’articolo dedicato. Inoltre, da quest’anno è bandito l’uso dei Ride Height Devices anteriori in gara. Resteranno utilizzabili solo alla partenza.

Infine, una novità tecnica anche per i piloti della Moto2. Dorna, Triumph ed Externpro, che si occupa di gestire i tricilindrici inglesi nel corso della stagione, hanno concordato un aggiornamento dei motori. Come parte di questa che di fatto è una nuova specifica, il limite RPM verrà aumentato da 14.000 a 14.400 giri/min.





Tags : motgpnovità
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.