Ora è ufficialmente finita. Si sono chiuse poco fa, nel bagno di folla festante che ha accolto i protagonisti della corsa in quel di Cordoba, le due settimane probabilmente più intense che la Dakar abbia mai vissuto da quando è approdata in Sud America. A trionfare, al termine di un’edizione che verrà ricordata per anni come una delle più incerte e difficili, sono stati Carlos Sainz e Matthias Walkner: lo spagnolo e l’austriaco, che avevano preso il via della 14^ ed ultima Prova Speciale forti di un cospicuo vantaggio su tutti i loro diretti inseguitori, non hanno commesso errori neppure lungo i 119 km cronometrati conclusivi, e sono così riusciti a trionfare – meritatamente – nella corsa più folle del mondo.
La vittoria dell’ultima tappa, per quanto riguarda le auto, è andata alla Toyota Hilux di Giniel De Villiers, che ha completato il percorso cronometrato in 1:26’29”. L’olandese è stato uno dei pochi piloti a non essersi risparmiato neppure nel corso della giornata conclusiva, visto che doveva difendere la propria terza posizione in classifica generale dal ritorno di Stephane Peterhansel, che al via gli era distante solamente 8′. Mr. Dakar le ha provate davvero tutte per poter salire sul podio, ma i 40″ di ritardo che lo hanno relegato alla 2^ posizione di tappa proprio alle spalle del diretto avversario hanno sancito la sua definitiva 4^ posizione in classifica generale. A completare il podio della 14^ Speciale ci ha pensato poi Nasser Al-Attiyah, che con la sua Hilux è riuscito a piazzarsi in 2^ posizione assoluta a 43’40” dalla vetta: è vero, le auto del Sol Levante neppure quest’anno sono riuscite ad avere la meglio sull’armata Peugeot, ma l’essere riusciti a piazzare ben due vetture sul podio – considerando le 4 3008 DKR Maxi partenti – può essere comunque considerato un risultato incoraggiante per i nipponici.
Al 4° posto di tappa si piazza poi un’altra Hilux, quella di Lucio Alvarez, subito seguito dalla vettura gemella di un buon Van Merksteijn, che approfittando delle defezioni altrui è riuscito persino ad agguantare l’8^ posizione nella classifica generale. 6° posto, invece, per la prima delle MINI, la 4×4 affidata a Jakub Przygonski: il pilota polacco, con la sua 5^ piazza assoluta, è l’unico raggio di sole per il team X-Raid al termine di questa Dakar. L’inesperienza di Menzies, la gioventù progettuale del progetto Buggy a due ruote motrici ed evidenti errori strategici hanno infatti reso decisamente un calvario l’edizione 2018 della Dakar per il marchio tedesco, mai apparso in grado di impensierire Toyota e Peugeot ed incapace persino di centrare un successo di tappa. Al 7° posto della Prova Speciale troviamo poi Martin Prokop, buon 7° assoluto a bordo del suo fido Ford F150, mentre alle sue spalle è buona anche la prestazione di Sebastian Halpern, che con la sua Toyota si prende l’8^ posizione di tappa e la 9^ assoluta.
9° al termine della Speciale è invece Carlos Sainz, ma al pilota spagnolo di chiudere davanti a tutti quest’oggi importava davvero poco: l’ex iridato del WRC faceva infatti affidamento sugli oltre 40′ di vantaggio che aveva in classifica generale nei confronti di Al-Attiyah, ed i 3’19” di ritardo accusati dalla vetta della classifica quest’oggi non hanno messo in discussione neppure per un secondo la sua meritatissima vittoria. Il pilota spagnolo, dati alla mano, è stato il più regolare ed attento nel corso delle due settimane di gara: è riuscito a non commettere mai errori “definitivi” – come invece successo a Despres e soprattutto a Sebastien Loeb -, ha gestito bene il proprio ritmo (rallentando su terreni più insidiosi ed attaccando invece una volta tornato su superfici a lui più congeniali) e non si è neppure lasciato prendere dal panico quando un guasto meccanico sembrava volergli sottrarre la vittoria finale. La sua è stata una prestazione maiuscola, che ha degnamente chiuso l’epopea Peugeot alla Dakar regalando al Leone francese una soffertissima vittoria nella 40^ edizione del Rally Raid più famoso del mondo.
A chiudere la Top Ten della tappa, infine, ci ha pensato Al-Qassimi, autore anche lui di una buona Dakar suggellata addirittura dalla conquista 6^ posizione assoluta. Non male, considerando che il pilota degli Emirati Arabi poteva contare su una 3008 DKR sprovvista di assistenza ufficiale.
Top Ten | Classifica quattordicesima tappa auto | Cordoba – Cordoba: 284 km complessivi, 119 km di Prova Speciale
- G. De Villiers | Toyota Hilux #304 | 1:26’29”
- S. Peterhansel | Peugeot 3008 DKR Maxi #300 | +40″
- N. Al-Attiyah | Toyota Hilux #301 | +41″
- L. Alvarez | Toyota Hilux #318 | +43″
- P. Van Merksteijn | Toyota Hilux #334 | +2’06”
- J. Przygonski | MINI John Cooper Works 4×4 #312 | +2’11”
- M. Prokop | Ford F150 #311 | +2’13”
- S. Halpern | Toyota Hilux #331 | +2’25”
- C. Sainz | Peugeot 3008 DKR Maxi #303 | +3’19”
- S. K. Al-Qassimi | Peugeot 3008 DKR #319 | +3’37”
Top Ten | Classifica generale auto al termine della Dakar
- C. Sainz | Peugeot 3008 DKR Maxi #303 | 49:16’18”
- N. Al-Attiyah | Toyota Hilux #301 | +43’40”
- G. De Villiers | Toyota Hilux #304 | +1:16’41”
- S. Peterhansel | Peugeot 3008 DKR Maxi #300 | +1:25’29”
- J. Przygonski | MINI John Cooper Works 4×4 #312 | +2:45’24”
- S. K. Al-Qassimi | Peugeot 3008 DKR #319 | +4:20’58”
- M. Prokop | Ford F150 #311 | +7:20’49”
- P. Van Merksteijn | Toyota Hilux #334 | +7:41’28”
- S. Halpern | Toyota Hilux #331 | +9:08’10”
- L. Alvarez | Toyota Hilux #318 | +9’18’46”
Se nella 14^ giornata nessuno ha retto il ritmo di De Villiers sulle quattro ruote, per quel che riguarda le due nessuno è riuscito a resistere a Kevin Benavides. L’argentino, ormai lanciato da giorni in una rincorsa alla vetta della classifica per cercare di conquistare nel proprio paese una storica vittoria, ha completato i 120 km del percorso cronometrato davanti a tutti in 1:26’41”, ma purtroppo questo non gli è stato sufficiente. L’alfiere della Honda si è infatti dovuto accontentare della 2^ posizione assoluta, ottenuta chiudendo a 16’53” di ritardo dal leader della classifica Walkner.
Al termine della Speciale alle spalle di Benavides si è piazzato il “compagno di rimonta” dell’argentino, ovvero Toby Price. Il pilota australiano, rientrante alla Dakar dopo il brutto infortunio che lo aveva fatto uscire di scena a giochi ancora in corso nel 2017, ha completato la 14^ tappa staccato di 54″ da Benavides, venendo così costretto ad accontentarsi della 3^ posizione sul podio. Price può però tornare a casa con indicazioni confortanti, dato che le conseguenze dell’incidente sembrano ormai essere totalmente superate e che in termini di velocità pura l’australiano è stato uno dei migliori nell’ultima settimana della corsa dopo esser partito un po’ guardingo nelle difficili tappe peruviane: in ottica 2019 questi sono dati che non possono – e anzi, non devono – essere sottovalutati.
Il podio della tappa lo completa un’altra KTM, quella di Antoine Meo: il francese ha chiuso con 2’49” di ritardo dal crono di Benavides, ma la rimonta di cui è stato protagonista nel corso degli ultimi giorni gli è valsa la 4^ posizione assoluta. Alle sue spalle quest’oggi si è poi piazzato un ottimo Oliveras Carreras (sua è peraltro la 9^ piazza in classifica generale), riuscito a precedere al traguardo Aubert e Mena, entrambi autori di una splendida seconda settimana di gara ed in grado di agguantare rispettivamente la 6^ e 7^ posizione assoluta. Al 7° posto di tappa si mette Gerard Farres Guell (ottimo 5° nella generale), mentre chiude 8° e staccato di 5’38” Matthias Walkner, il vincitore della Dakar 2018. L’austriaco non ha particolarmente brillato in termini di velocità assoluta come invece fatto da tanti suoi avversari, ma in un’edizione che si è rivelata complicatissima per le moto – e che infatti ha visto ritirarsi Sunderland, Barreda, De Soultrait, Brabec, Van Beveren… – è stato eccezionale nel non commettere il benché minimo errore, scavando un vuoto importantissimo in classifica al termine di una tappa che aveva visto sbagliare tutti i grandi favoriti per la vittoria finale. Non sarà stato dunque il più veloce, ma in una gara di regolarità come la Dakar non sempre è necessario essere i più veloci per centrare la vittoria finale.
9^ posizione di tappa poi per Cornejo Florimo, che al traguardo precede Pedrero Garcia: anche il pilota cileno e quello spagnolo si sono esibiti in un’ottima seconda parte di Dakar, ma solamente Cornejo è riuscito a ritagliarsi un posto in Top Ten, artigliando proprio la decima posizione assoluta. Si chiude infine con tre piloti all’interno della Top 50 assoluta la Dakar dei colori italiani: Jacopo Cerutti è il primo dei nostri con il suo 20° posto, con Maurizio Gerini ed Alessandro Ruoso che si sono invece rispettivamente attestati in 22^ e 31^ posizione.
Top Ten | Classifica quattordicesima tappa moto | Cordoba – Cordoba: 284 km complessivi, 119 km di Prova Speciale
- K. Benavides | Honda #047 | 1:26’41”
- T. Price | KTM #008 | +54″
- A. Meo | KTM #019 | +2’49”
- D. Oliveras | KTM #029 | +3’25”
- J. Aubert | Gas Gas #040 | +4’19”
- O. Mena | Hero #061 | +5’01”
- G. Farres | KTM #003 | +5’23”
- M. Walkner | KTM #002 | +5’38”
- J. I. Cornejo | Honda #068 | +7’57”
- J. Pedrero | Sherco TVS #012 | +10’53”
Top Ten | Classifica generale moto al termine della Dakar
- M. Walkner | KTM #002 | 43:06’01”
- K. Benavides | Honda #047 | +16’53”
- T. Price | KTM #008 | +23’01”
- A. Meo | KTM #019 | +47’28”
- G. Farres | KTM #003 | +1:01’04”
- J. Aubert | Gas Gas #040 | +1:53’53”
- O. Mena | Hero #061 | +2:22’52”
- P. Quintanilla | Husqvarna #010 | +2:24’05”
- D. Oliveras | KTM #029 | +2:37’20”
- J. I. Cornejo | Honda #068 | +2:42’36”
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