Una qualifica lunga 19 km. Volendo riassumerla in estrema sintesi, la prima giornata di questa edizione della Dakar è stato null’altro che questo. La brevissima sezione cronometrata annegata lungo gli oltre 800 km di trasferimento, infatti, più che delineare favoriti e valori in campo aveva lo scopo di stabilire l’ordine di partenza della prima vera Speciale della 44^ annata del Rally Raid più famoso del mondo.
Uomini e mezzi hanno abbandonato stamane Jeddha – città che rivedranno il 14 gennaio – per fare rotta verso Ha’il, località settentrionale dell’Arabia Saudita che sarà punto di partenza ed arrivo della prima Stage ad anello della Dakar 2022. Diverse sono state le strategie scelte dai protagonisti della corsa: alcuni hanno preferito dare gas sin dai primissimi km in modo tale da poter partire con strada libera domani; altri, dal canto loro, hanno invece preferito mordere il freno per non correre il rischio di dover ricoprire il non sempre desiderato ruolo di apripista.
Tra coloro che non sembrano essersi preoccupati troppo dei rischi di scattare davanti a tutti figura, senza ombra di dubbio alcuna, Nasser Al-Attiyah. Il qatariota, al volante di un rinnovato e ben più minaccioso Toyota Hilux, ha dettato il passo nella brevissima sezione cronometrata odierna completando i 19 km previsti in 10’56”, davanti a Carlos Sainz e alla sua nuovissima Audi RS Q e-tron e a Henk Lategan, sudafricano che vuole ben figurare con il suo Hilux. 4° ha chiuso Brian Baragwanath, tradizionalmente nelle posizioni di testa al termine di queste giornate interlocutorie, mentre 5° è Sebastien Loeb: l’alsaziano, navigato in questa edizione 2022 dal belga Fabian Lurquin, con il suo buggy Hunter ha concluso la Stage 1A davanti a Yazeed Al Rajhi e al suo Hilux e all’altro mezzo di Prodrive, quello affidato a Nani Roma. La top ten di questa prolungata manche di qualifica è stata infine conclusa dall’Hilux di Giniel De Villiers, dal buggy Mini di Jakub Przygonski e dal terzo Hunter, destinato in questa Dakar a Orlando Terranova.
Volutamente fuori dai primi dieci sono poi due dei nomi da tenere sotto osservazione nel corso di questa gara: Stephane Peterhansel e Mattias Ekström, portacolori del team Audi Sport che punta a stupire con la futuristica RS Q e-tron, si sono infatti accontentati quest’oggi della 14^ e 15^ posizione. I due hanno preferito non forzare il passo, puntando a sfruttare domani quella che – almeno sulla carta ed esperienza di Nasser Al-Attiyah permettendo – sembrerebbe una posizione di partenza più favorevole.
Valutazioni speculari a quelle fatte dai protagonisti delle quattro ruote sono state portate a termine, ovviamente, anche da chi di pneumatici sotto di sé ne ha solamente due. Daniel Sanders, 1° al termine di questa Stage 1A, domani scatterà senza avversari davanti e con alle spalle Pablo Quintanilla e Ross Branch, rispettivamente giunti 2° e 3° al traguardo dei 19 km. Adrien Van Beveren, 6° in sella alla sua Yamaha, è letteralmente circondato dallo squadrone KTM: Kevin Benavides e Matthias Walkner gli sono subito davanti, mentre Toby Price e Sam Sunderland – che pure corre sotto l’egida GasGas – gli sono immediatamente dietro. 9° è Andrew Short con un’altra delle cavalcature di Iwata, mentre a completare la top ten provvede Joan Barreda con la sua Honda. Inizia poi con una 23^ posizione interlocutoria la prima Dakar della vita per Danilo Petrucci: il ternano saggiamente ha deciso di non correre rischi inutili nel corso del Prologo e ha optato per un ritmo blando che gli ha comunque consentito di sopravanzare diversi avversari accreditati di un passo peggiore del suo.
Nelle altre categorie, a prendersi la… pole position sono stati Seth Quintero (che ha preceduto il debuttante dell’ultimo minuto Andreas Mikkelsen, chiamato a sostituire Mitchell Guthrie dopo la positività al COVID di quest’ultimo) tra i Light Prototype, Manuel Andujar tra i Quad, Eduard Nikolaev (che ha aperto un poker KAMAZ) tra i Camion e Marek Goczal tra gli SSV.
Tutti costoro, assieme ai rispettivi avversari, si preparano ora a fare definitivamente sul serio: la Stage 1B, prima, vera Speciale di questa Dakar 2022, è ormai dietro l’angolo.