Sabbia, dune, ancora sabbia e ancora dune. L’antipasto dell'”Empty Quarter”, la vasta area desertica che presiede la parte centrale dell’Arabia Saudita, è stato teatro della Stage 3 della Dakar 2021. Nella prima Prova Speciale ad anello di questa edizione, i protagonisti della corsa si sono lanciati ventre a terra per affrontare il più velocemente possibile i 403 km cronometrati che dal bivacco di Wadi Ad-Dawasir li hanno ricondotti esattamente al punto di partenza.
A dettare il passo tra le auto, andando così a replicare il successo ottenuto nella Stage 2, è stato ancora una volta Nasser Al-Attiyah. Il principe del Qatar, che ieri si era detto dubbioso circa le possibilità di vincere una Speciale che lo avrebbe visto nuovamente vestire i panni dell’apripista, ha completato il percorso in 3h 17’39”, rifilando 2’27” alla Hilux gemella di Henk Lategan (new entry dello squadrone Toyota) e soprattutto 4’05” a Stephane Peterhansel. Il francese, scattato immediatamente alle spalle del pilota qatariota, ha orbitato sempre a qualche minuto di distanza dai riferimenti cronometrici di Al-Attiyah dando vita ad una intensa lotta con Lategan: solamente tra l’ultimo Waypoint e il traguardo “Mr. Dakar” ha perso contatto con la Hilux del sudafricano.
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Ottimo 4° è Yasir Seaidan, pilota saudita che a bordo del Century sta facendo valere tutta la sua esperienza sui fondi sabbiosi che caratterizzano queste Prove Speciali. Avendo completato la Stage 3 con poco più di 7′ di ritardo dalla vetta, Seaidan ha avuto ragione tanto di Khalid Al Qassimi (ottimo 5° con una delle indomite Peugeot 3008 DKR) quanto di Sebastien Loeb, anche oggi positivo e capace di tenere un buon ritmo. L’alsaziano probabilmente non riuscirà a lottare per la vittoria finale in questo 2020 che segna l’esordio del suo buggy Hunter, ma i crono che sta mettendo a referto la dicono lunga sul talento del 9 volte Campione del Mondo del WRC: accumulare soli 24′ di ritardo da un fenomeno come Nasser Al-Attiyah, in due giorni e con due tappe nel deserto al volante di un veicolo alla sua prima Dakar, non è cosa per deboli di cuore. Risale bene nella Stage 3 Martin Prokop, mentre scala oggi all’8° posto il comunque costante Mathieu Serradori: il francese e il suo Century hanno accusato un ritardo di 16’05” dal crono di Al-Attiyah, riuscendo comunque a tenersi dietro sia il cinese Wei Han (alla sua prima apparizione in top ten in questa Dakar 2021) sia Cyril Despres, ancora fedele alla sua 3008 DKR dopo diverse edizioni di militanza nel team ufficiale del Leone transalpino.
Continua dunque ad esserci Stephane Peterhansel in cima alla classifica generale: il francese conserva 5’09” di vantaggio sull’arrembante Nasser Al-Attiyah, mentre la difficile Stage 3 relega Carlos Sainz (oggi 21° dopo aver perso 30′ all’altezza del Waypoint 4) al 4° posto assoluto a vantaggio di Mathieu Serradori, ora 3° a 26’21” dalla vetta. Si conferma 5° Jakub Przygonski, ma il polacco deve guardarsi ora dal prepotente ritorno di Loeb: il Cannibale adesso gli è distante 1’27″…
Ecco la top ten della classifica assoluta Auto dopo la Stage 3:
“In questa Dakar assisteremo a numerosi stravolgimenti in classifica“, diceva Toby Price solamente qualche giorno fa. L’australiano di KTM si è decisamente rivelato profetico, dato che per il secondo giorno di gara consecutivo la Prova Speciale delle moto riscrive totalmente ciò che la Stage precedente ci aveva consegnato. A tagliare per primo il traguardo di Wadi Ad-Dawasir è proprio Toby Price, che dopo i problemi ai serbatoi avuti durante la Stage 2 cambia marcia e va a centrare il successo completando gli odierni 403 km cronometrati in 3h 33’23”.
Alle spalle della KTM dell’australiano si piazza la prima delle Honda, quella di Kevin Benavides. L’argentino chiude la terza Speciale a 1’16” di ritardo da Price, riuscendo però a tenersi dietro Matthias Walkner: l’austriaco, costretto ieri a perdere oltre 2 ore a causa di un guasto alla frizione, oggi è stato autore di un’ottima prestazione che lo ha portato a soli 2’36” dal crono messo a segno dal compagno di marca. Walkner apre oltretutto un trittico di KTM, dato che alle sue spalle si mettono Skyler Howes e Sam Sunderland: la Casa di Mattighofen torna a fare la voce grossa mettendo 5 moto nelle prime 4 posizioni, riscattandosi immediatamente della difficilissima giornata vissuta con la Stage 2 e mettendo di nuovo paura a una Honda che forse credeva di potersi liberare facilmente dell’armata arancione. 6° crono di giornata per un finora molto costante Xavier De Soultrait, mentre la Yamaha di Franco Caimi si tiene dietro la KTM del veloce rookie Daniel Sanders. Completano la top ten della Stage 3 Rui Goncalves e Jose Cornejo Florimo, mentre piombano nuovamente indietro le Honda di Joan Barreda e Ricky Brabec: i due portacolori della Casa Alata, costretti a partire davanti a tutti in virtù della vittoria centrata nella Stage 2, hanno perso parecchio tempo soprattutto nella seconda metà della Speciale. Lo spagnolo non è riuscito ad andare oltre una 30^ posizione che lo ha portato ad accusare oltre 24′ di ritardo da Price, mentre poco meglio è andata allo statunitense, 25° a 21’39” dalla vetta della classifica.
La Stage 3 riscrive dunque nuovamente la classifica generale delle moto. La KTM di Skyler Howes guida il gruppo con 28″ di vantaggio sulla Husqvarna di Xavier De Soultrait, mentre con il successo di oggi risale prepotentemente in 3^ posizione Toby Price, che insegue la cima della lista dei tempi con soli 52″ di ritardo. 4° è Benavides con la prima delle Honda, con Sunderland che agguanta la 5^ piazza approfittando del deciso passo indietro di Joan Barreda e Ricky Brabec, ora rispettivamente in 8^ e 13^ posizione.
Ecco la top ten della classifica assoluta Moto dopo la Stage 3: