La Classe MotoGP non prenderà parte al Gran Premio del Qatar, prima prova stagionale valida per il Motomondiale 2020, a causa del Coronavirus. Il Qatar ha deciso di mettere in quarantena tutti coloro che provengono dall’Italia e, nonostante gli sforzi di FIM e Dorna, non c’è stato verso di trovare un accordo. Nessun cambiamento per Moto3 e Moto2, che già si trovano a Losail per gli ultimi test prestagionali e potranno gareggiare normalmente.
L’epidemia da Coronavirus, che sta imperversando anche in Italia con quasi 1600 casi ad ora, ha mietuto una vittima illustre. Si tratta della Classe MotoGP. Il Governo del Qatar ha deciso di imporre da oggi, 1 marzo, un periodo di quarantena di 14 giorni, obbligatorio, a tutte le persone provenienti da stati in cui vi sono casi conclamati di CoViD-19, e non ha voluto chiudere un occhio verso il carrozzone del Motomondiale. Questo avrebbe dato vita ad una situazione poco adatta alle tempistiche ristrette del circus, dato che la maggior parte di tecnici e meccanici impiegati nella MotoGP sono italiani.
Dorna e FIM hanno cercato di raggiungere un accordo, proponendo anche dei voli charter che portassero il personale interessato direttamente in loco, ma il governo qatariota non ha fatto alcun passo indietro.
Le gare dedicate alle classi Moto3 e Moto2 si svolgeranno regolarmente, squadre e piloti infatti si trovano già a Losail dove in questi giorni hanno svolto gli ultimi test prestagionali. Lo stesso avverrà con la Idemitsu Asia Talent Cup che vedrà i suoi piloti impegnati nelle prime due gare della Coppa, così come da programma.
La situazione resta in divenire, a rischio anche il GP della Thailandia, programmato per il 22 marzo ed ora in bilico: probabilmente non verrà cancellato ma rimandato ad ottobre, come già negli anni scorsi. Difficile ora capire quando partirà il Campionato per la classe MotoGP.