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Bezzecchi non ci sta: “Alla prossima Sprint so come comportarmi”





Prima gara Sprint difficile da digerire per Bezzecchi, per delle sportellate di troppo da chi solitamente predica i sorpassi puliti in Safety Commission: “Piangono come bambini per dei sorpassi ma alle prime curve fanno cose completamente stupide e distruggono la gara di altri. In questo caso la mia.”

Mastica amaro Marco Bezzecchi, terminata la prima Sprint Race della MotoGP con un ritiro dopo poche curve. Il romagnolo è caduto mentre si trovava in settima posizione, in piena rimonta dopo un contatto al via con Aleix Espargaro che lo ha fatto piombare nelle retrovie. “Me la stavo gestendo bene, ma in partenza, alla terza curva, Aleix Espargaró ha praticamente falciato mezza griglia e mi ha fatto finire al 15° posto.” Proprio ritrovato il codone di Espargaro, Bezzecchi è caduto mettendo le ruote su una buca cercando il sorpasso. “Son venuto su bene, gli sono tornato sotto e l’avrei voluto passare. Non stavo forzando troppo, aspettavo la prima staccata ma purtroppo c’è una buca alla penultima curva. Ci sono passato sopra e mi si è chiuso il davanti” ha detto il #72 per spiegare il ritiro.

Un mix di rabbia e amarezza quindi per Bezzecchi, che senza peli sulla lingua se l’è presa con chi predica bene e razzola male: “La Sprint è un bel format, il mio problema di oggi è stato solamente che ho preso una botta da un pilota e poi ho perso l’anteriore per rimontare. Non è un problema legato al format di gara, ma di quei piloti che reclamano quando subiscono alcuni sorpassi e poi in gara nelle prime curve fanno quello che vogliono.

Visti i rapporti difficili con gli altri piloti nella prima Sprint, Bezzecchi ha promesso di voler cambiare atteggiamento nelle prossime per evitare di far la fine della preda. “Oggi le prime tre curve sono state veramente una giungla: tutti quelli che si lamentavano le han tirate dappertutto. Piangono come bambini ma alle prime curve fanno cose completamente stupide e distruggono la gara di altri. In questo caso la mia. Però io non ho nessun problema, la prossima volta so come comportarmi. Quando loro sono aggressivi io non reclamo, mi piace combattere cosi, le gare sono queste“. No no, non se l’è mica legata al dito.





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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.