La MotoGP sembra essere improvvisamente piombata nel caos delle penalità. L’onda lunga delle polemiche innescatesi a seguito del Gran Premio di Spagna, infatti, è arrivata fino a lambire la Sprint Race del GP di Francia, di scena questo fine settimana in quel di Le Mans.
Se a Jerez aveva fatto discutere la penalità comminata a Pecco Bagnaia per via del lieve contatto avuto in fase di sorpasso con Jack Miller, a far sollevare più di un sopracciglio è stato questa volta il metro di giudizio utilizzato dai Commissari in merito alla manovra con cui Marc Marquez ha sopravanzato il #1 della Ducati nelle fasi iniziali della Sprint Race del Gran Premio di Francia.
Il #93, che in quel momento stava lottando per la terza posizione, ha attaccato il Campione del Mondo in carica all’interno della staccata di Curva 2 toccando lievemente – e in due occasioni distinte – la Ducati GP23 di Bagnaia. Dato che era stato proprio a causa di una manovra simile, per quello che secondo chi vi scrive è un normalissimo contatto di gara che mai nella vita dovrebbe essere sanzionato, che il pilota torinese era stato punito a Jerez, ci si attendeva che gli Stewards imponessero a Marc Marquez di restituire la posizione al portacolori Ducati. Lo si credeva poi soprattutto alla luce di quanto sembra sia accaduto durante la riunione tenutasi nel venerdì di Le Mans tra i piloti e gli stessi Commissari della FIA, con questi ultimi intenti a difendere il proprio operato durante il GP di Spagna e a spiegare che il metro di giudizio adottato a Jerez sarebbe stato mantenuto uniforme nel corso del prosieguo della stagione.
Le cose, tuttavia, non sono andate come ci si aspettava: i Commissari non hanno preso provvedimenti nei confronti di Marc Marquez e Bagnaia, trasformatosi da “carnefice” a “vittima” nell’arco di due settimane e testimone di un comportamento diverso da parte degli Stewards, non ha esitato a manifestare il proprio disappunto nelle tradizionali interviste post gara. “Dico subito che a me piace che le cose vadano in questo modo: le gare sono così” – ha esordito il torinese – “Per superare bisogna essere anche aggressivi qualche volta, esattamente come lo sono stato io a Jerez. Marc probabilmente avrà pensato la stessa cosa oggi. Quello che mi fa arrabbiare è però il metro di giudizio dei commissari, perché se a me due settimane fa è stato chiesto di restituire la posizione a Jerez oggi avrebbero dovuto chiedere a Marquez la stessa cosa. Però amen, è andata così”.
“Comunque è stata una bella lotta, io mi sono divertito sinceramente” – ha poi proseguito il #1 – “Speravo di vincere ovviamente, ma nei primi giri ho faticato e non sono riuscito a essere veloce come Martin. Ci riproveremo domani, ma in ogni caso finire sul podio è sempre importante. I primi due giri sono andati bene, poi ho faticato come se la temperatura della gomma posteriore si fosse alzata tantissimo. Ho sofferto un po’, però dopo quei 3-4 giri dietro a Marc sono riuscito a riprendere il passo e a tornare su. Stavo recuperando anche su Binder, ma domani credo che dovremo cercare di adottare sin dall’inizio una strategia diversa per le gomme”.
“Qui a Le Mans il degrado della gomma non è particolarmente elevato, quindi quelle che abbiamo scelto oggi andavano abbastanza bene per i 13 giri della Sprint. Durante la gara può però cambiare tutto, quindi non si può mai essere certi al 100%. Quel che è sicuro è che Jorge oggi aveva un passo veramente veloce, mentre la KTM usava tanto la gomma. Domani credo che sarà importante partire con più calma”, ha infine concluso Bagnaia in vista del GP di Francia che scatterà alle 14:00.