Sette vittorie su sette gare per Alvaro Bautista, ma la vera lotta è per la seconda posizione, combattuta fra Jonathan Rea e un rinato Chaz Davies.
15 secondi: è questo il gap fra Bautista e Rea sul traguardo di Gara-1 al MotorLand. Ma cominciamo dall’inizio. Alla partenza lo spagnolo brucia tutti e comincia subito a scappare, quasi nessuna inquadratura per lui che fa gara in solitaria, poiché le telecamere sono tutte puntate su ciò che avviene alle sue spalle. Nei primissimi metri, spavento per Reiterberger che cade sulla griglia di partenza e si ritrova circondato dagli altri piloti, ma fortunatamente ne esce illeso.
Brutto start per Sandro Cortese che perde subito due posizioni e poi continua a scivolare indietro fino a chiudere settimo. Ottime partenze per Davies e Rea che, dall’ottava e decima piazza, si ritrovano rispettivamente quinto e sesto, per poi avanzare fino alla seconda e terza casella dopo la confusione creata da Lowes, andato largo. È qui che si assiste a una sorta di rinascita di Chaz Davies: l’inglese della Ducati non si fa spaventare dal connazionale e vuole sottolineare che ancora sa come si sta in pista. Nemmeno Lowes, però, vuole perdere l’occasione di tornare sul podio e ben presto ruba la piazza a Davies, per poi cercare di riprendere Rea. Tutti vogliono il secondo gradino del podio: con un Bautista che ha vinto tutte le sette gare disputate in questa stagione, il secondo posto pare essere la nuova vittoria. E, infatti, Davies non ci sta, recupera sulla Yamaha e combatte fino all’ultimo giro con Rea. Ed è proprio nelle ultime curve che uno sbizzarrito Laverty prova a portare via il podio al buon Chaz, osando troppo, andando a finire nella ghiaia e buttando quella che per lui era stata una gran bella gara.
Il podio quindi vede Bautista, Rea (che alle interviste arriva decisamente meno sorridente del solito, ma abbastanza soddisfatto vista la partenza dalla decima casella) e Davies, il quale dedica la vittoria alla squadra che lo sta aiutando molto con i problemi accusati fino ad ora e che si dichiara finalmente carico per le due gare di domani.
Quarta piazza, quindi per Alex Lowes, seguito dalla BMW di Sykes e dalla Yamaha di van der Mark. Sandro Cortese finisce solo settimo, mentre all’ottavo posto c’è Razgatlıoğlu che recupera ben otto posizioni. Chiudono la top ten le Kawasaki di Haslam e Torres. Decisamente non una bella giornata per gli italiani: Delbianco lascia la gara dopo una caduta al primo giro, Melandri finisce dodicesimo, con Rinaldi (che partiva quinto) alle sue spalle.