Tanti cavalli, pochi chili e downforce come se piovesse dalla MotoGP: questi gli ingredienti della nuova special da pista di Aprilia made in Noale.
La vita nel paddock del Motomondiale è anche festa, ne sanno qualcosa in Aprilia. La casa veneta, per festeggiare qui a Misano i trent’anni dal primo titolo iridato grazie a Gramigni in 125, ha deciso di dare una bella festa nella propria hospitality. DJ set e prosecco per tutti ad orario aperitivo, il tutto per svelare al mondo il nuovo gioiello tecnologico della factory noalese.
Oggi nel paddock di Misano Aprilia ha infatti presentata la nuova RSV4 XTrenta, la sportiva noalese più estrema, prestante ed esclusiva nella storia della casa veneta. Si tratta di una moto non omologata, filosoficamente erede della RSV4 X del 2019 che fu il canto del cigno della prima RSV4, che si basa sull’attuale RSV4 1100. Questa XTrenta è stata progettata e verrà realizzata direttamente dal Reparto Corse di Noale, rientra nel progetto Factory Works e le tecnologie applicate in MotoGP in termini di materiali, componenti, elettronica, attenzione ai dettagli. La livrea, unica, è una dedica a Gramigni dato che riprende la colorazione del 1992 ed è quella già anticipata da Savadori in Austria.
L’aspetto che più colpisce è quello aerodinamico, area sempre più importante in MotoGP e dove Aprilia e Ducati dettano il passo. Le ali anteriori della RSV4 XTrenta sono nuove e più efficienti sfruttando i concetti della RS-GP, mentre è sul posteriore che Aprilia è riuscita a fare la differenza. Le iconiche alette sul codino della RSV4 stradale ora si ampliano lateralmente sulla XTrenta, assumendo una forma a deltaplano, e sono concepite per fare gioco di squadra col debuttante under wing (il cucchiaio!) montato sul forcellone. Con questa configurazione aerodinamica, Aprilia ha comunicato che la XTrenta vanta una downforce superiore del 25% rispetto alla RSV4 stradale, con tanto di riduzione del drag pari al 4%. Per la realizzazione di queste appendici aerodinamiche, e di tutte le parti della carenatura, sono stati sfruttati gli stessi procedimenti utilizzati in MotoGP in collaborazione con PAN Compositi.
La base meccanica è quella conosciuta della RSV4 1100 Factory 2022. Il motore non ha subito variazioni nei valori di corsa ed alesaggio, ma è stato preparato in ogni sua parte per raggiungere i 230 cavalli. Sono stati rivisti sia l’aspirazione che lo scarico, con collettori e terminali sviluppati ad hoc in collaborazione con SC Project, oltre ad un aumento del rapporto di compressione. Non manca la gestione elettronica, la suite aPRC è ai massimi livelli grazie ad una centralina Magneti Marelli da corsa con calibratura specifica.
Invariato il telaio, mentre per la ciclistica Aprilia si è affidata ad Ohlins, Brembo e Marchesini per offrire il meglio. Le sospensioni svedesi sono state settate appositamente da Aprilia racing in collaborazione con Andreani, l’impianto frenante è costituito da pinze monoblocco ricavate dal pieno, le GP4-MS, e dischi T-drive da 330 millimetri mentre i cerchioni sono in magnesio. Ma c’è anche molta componentistica raffinata realizzata in casa da Aprilia, come la piastra sterzo ricavata dal pieno. Tutto questo ha permesso di limare il peso fino a 166 kg.
Siamo anche riusciti a parlare con Lorenzo Savadori, davvero entusiasta di questo progetto a cui ha lavorato attivamente. A suo dire la moto è strepitosa, molto prestante soprattutto grazie all’importante lavoro dell’aerodinamica. Saranno quindi fortunati coloro che si potranno accaparrare almeno uno dei 100 esemplari che verranno prodotti. Il prezzo? Relativamente economico visto il controvalore tecnico: € 50.000,00 iva esclusa.