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4 RuoteFormula 1Su pista

Verstappen vince la Sprint Race del GP della Cina davanti a Hamilton e alle solite questioni tra tifosi





Una Qualifica Sprint poco felice non basta per fermare il cammino di Max Verstappen. L’olandese della Red Bull, 4° sulla griglia della Sprint Race del GP della Cina 2024 di Formula 1, vince la gara breve del weekend di Shanghai precedendo al traguardo Lewis Hamilton e Sergio Perez. Il messicano ha avuto la meglio sulle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz – venuti ai ferri corti innescando la solita trafila di polemiche alimentate da tutti i media nostrani – e sulla Aston Martin di Fernando Alonso, costretto addirittura al ritiro a seguito di un contatto.

sprint race cina f1
© Peter Fox/Getty Images

La Formula 1, nel 2024 e almeno fino alla vigilia del Gran Premio della Cina, è quello sport in cui 20 monoposto scendono in pista e alla fine, se non incappa in qualche problema tecnico, a tagliare per primo il traguardo è Max Verstappen. La veridicità di questo assunto è stata confermata quando in Italia erano da poco passate le 05:00 del mattino, l’orario a cui è scattata la prima Sprint Race di questa stagione.

All’olandese sono infatti stati sufficienti nove giri per risalire la classifica dalla 4ª alla 1ª posizione, quella che il #1 della Red Bull ha saldamente mantenuto fino al traguardo riuscendo oltretutto a scavare un solco di oltre 13” tra sé e il resto del gruppo. Verstappen, che nei primi giri se l’è dovuta vedere con gli attacchi di Sainz, una volta risolti i problemi di caricamento della batteria che hanno afflitto la sua RB20 nel corso delle fasi iniziali della Sprint Race si è sbarazzato in fretta tanto di Fernando Alonso quanto di Lewis Hamilton, imprimendo alla corsa il proprio ritmo e lasciandosi rapidamente alle spalle tutti i suoi avversari. Alle spalle del #1 ha chiuso proprio il #44, autore di un’ottima gara figlia di una splendida partenza: l’inglese si è liberato rapidamente di Lando Norris accompagnandolo… gentilmente all’esterno di Curva 1 subito dopo il via e, pur con una Mercedes tra le mani, è riuscito a gestire i propri pneumatici fino alla bandiera a scacchi.

Hamilton, la cui 2ª posizione è stata in qualche modo propiziata dalla gara in difesa di Fernando Alonso, ha chiuso la Sprint Race davanti a Sergio Perez. Il messicano della Red Bull ha trascorso tanti (o meglio, troppi) giri alle spalle di Carlos Sainz e del #14 dell’Aston Martin, riuscendo a sopravanzare entrambi solamente grazie alle scaramucce – e ai contatti – che ci sono stati tra i due iberici. Sul traguardo è transitato invece al 4° posto Charles Leclerc, resosi protagonista di un duello rusticano con il proprio compagno di squadra. Il monegasco ha dovuto sudare non poco per avere ragione di Sainz, riuscendo a bucarne le difese con un bel sorpasso all’interno di Curva 1 quando mancavano una manciata di giri al termine della corsa, avendo peraltro qualcosa da ridire nei confronti del compagno di squadra: “Sembra che lotti più contro di me che con tutti gli altri”, ha infatti detto il #16 in un team radio a fine gara. 

Proprio alle spalle di Leclerc ha chiuso Carlos Sainz. Lo spagnolo, che nel corso dei primissimi giri aveva addirittura dato l’impressione di poter impensierire Max Verstappen salvo poi pagare sui propri pneumatici nuovi lo scotto di una guida così aggressiva, ha dato vita ad accesi duelli prima con Fernando Alonso e poi con Charles Leclerc. Il #55 ha faticato ad avere ragione dell’Aston Martin del suo connazionale, arcigno e ostico come sempre in fase di difesa, e dopo avere riportato dei danni sulla sua SF-24 per via di un contatto proprio con Alonso è stato costretto ad alzare bandiera bianca anche nei confronti del monegasco, più abile di lui nel gestire le gomme e scaltro nell’approfittare di una sua sbavatura in percorrenza di Curva 1. Il duello tra i due compagni di squadra non è stato esente da rischi, dato che tra Sainz e Leclerc si è addirittura arrivati al contatto per via di una difesa decisa da parte dello spagnolo, ma è sinceramente ancora una volta stucchevole la retorica che si è già iniziata a costruire attorno a quanto successo in pista. La manovra del #55, indubbiamente aggressiva e che ha fatto correre non pochi rischi al Cavallino Rampante soprattutto in vista delle imminenti qualifiche, ha di nuovo dato il fatidico “la” alle sterili polemiche e alle stupide querelle che montano ogni qual volta i due piloti della Ferrari si trovino a dover duellare in pista. Chi vi scrive resta infatti convinto che il problema degli uomini di Maranello non sia il rapporto tra i due piloti, comunque destinato inevitabilmente a deteriorarsi nel corso della stagione per via della partenza di Sainz a fine anno, ma i 13” che Max Verstappen è riuscito a rifilare al primo degli inseguitori in meno di 10 giri. Duelli aspri tra compagni di squadra di simile talento e in grado di esprimere spesso e volentieri la stessa velocità ci sono sempre stati, ma mi rendo conto che comportarsi come se quello tra Sainz e Leclerc fosse il primo screzio interno nella storia della F1 consenta di racimolare clic, spettatori e visualizzazioni. Così è, se vi pare. 

Torniamo però a noi, torniamo però a noi. Alle spalle delle due Ferrari ha infatti chiuso Lando Norris, il grande deluso di questa Sprint Race del GP della Cina. Il #4, che scattava dalla prima casella dello schieramento, è sprofondato alle spalle dei primi cinque dopo essere stato accompagnato sulla via di fuga all’esterno di Curva 1 da Lewis Hamilton e non è più riuscito a risalire la… china. 7° è giunto Piastri, che al termine di una gara anonima è comunque stato davanti a George Russell – unico pilota a disputare la Sprint Race su gomme Soft – e a Guanyu Zhou, 9° e appena fuori dai punti davanti al proprio pubblico.

La top ten l’ha completata invece Kevin Magnussen, 10° davanti a Daniel Ricciardo e a Valtteri Bottas. Il finlandese può recriminare per un contatto che l’ha visto coinvolto nelle prime fasi di gara con il suo compagno di squadra: il #77 ha infatti riportato un danno all’ala anteriore che, seppure lieve trattandosi dell’endplate di sinistra, è comunque stato in grado di condizionare la sua gara. 13ª posizione per Esteban Ocon, che proprio nelle fasi finali della Sprint Race è riuscito ad avere la meglio su Lance Stroll, mentre Pierre Gasly non è andato oltre il 15° posto davanti a uno Yuki Tsunoda che in Cina sembra essere proprio in difficoltà. Faticano anche Alexander Albon e Nico Hulkenberg, rispettivamente 17° e 19° al traguardo con Logan Sargeant nel mezzo, mentre chiude formalmente doppiato ma praticamente ritirato Fernando Alonso: il #14, che ha difeso fino all’inverosimile il suo 3° posto, a seguito di un contatto avuto con Carlos Sainz durante il duello per il podio è stato costretto prima a rientrare ai box per via di una foratura e poi a deporre le armi a causa dei danni riportati. Lo spagnolo, che con il senno di poi avrebbe forse potuto gestire meglio le fasi di un duello che non l’hanno visto risparmiarsi, avrà modo di rifarsi subito: le qualifiche del GP della Cina, in programma alle 09:00 italiane, sono già dietro l’angolo.

Classifica e risultati Sprint Race GP della Cina 2024:

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© F1




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow