Cal Crutchlow, nella stagione 2020 del Motomondiale, salirà ancora una volta in sella alla Honda RC213-V del team LCR di Lucio Cecchinello. Nonostante il prematuro ritiro di Jorge Lorenzo abbia lasciato libero il box di fianco a quello di Marc Marquez, infatti, Honda HRC ha preferito mettere sotto contratto Alex Marquez, fratello minore del “Cabroncito”, piuttosto che trovare tra i piloti MotoGP della Casa Alata il sostituto del #99.
Il #35, pur avendo più volte fatto mostra di essere soddisfatto della propria conferma tra le fila del team LCR, nel corso dei due giorni di test andati in scena in quel di Valencia ha palesato qualche segnale di irrequietezza dovuto al comportamento avuto da Honda durante le prove del Ricardo Tormo. “Ironia vuole che non so ancora cosa stia cambiando in vista del 2020, ma sono sicuro che qualcosa cambierà“ – ha esordito il centauro di Coventry quando gli è stato chiesto di commentare la sessione di test spagnola – “Honda mi ha tolto alcune persone dal box nonostante io, dal mio punto di vista, sia l’unica Honda oltre a quella di Marc ad essere finita sul podio. Ed è stato così quest’anno, lo è stato quello precedente e probabilmente sarà così anche nella prossima stagione“.
Gli spostamenti dei tecnici dal team LCR a quello HRC – indirizzati ovviamente a rendere più agevole possibile il passaggio di Alex Marquez dalla Moto2 alla MotoGP – non hanno dunque fatto troppo piacere a Crutchlow, che prima di mandare giù il boccone amaro ci tiene a togliersi tutti (o quasi) i sassolini dallo stivale. “Spero che Nakagami riesca a fare un ulteriore passo avanti – e penso che lo farà -, ma il pilota più vicino a Marquez sono io. Questo aspetto credo debba rendermi più forte e considerato, non più debole“ – incalza il #35 – “Honda invece ha preso dei ragazzi da quello che era il mio team nel 2019, e per me è stato deludente. Andranno ad affiancare Alex Marquez, ma non penso che per lui possano fare una grande differenza. Avrebbero fatto una gran differenza per me, non per lui che sta ancora imparando. Ma questa è la situazione e la devo accettare“.
“La moto 2020 non è meno fisica di quella 2019, ma dobbiamo ancora lavorare sugli assetti“ – ha poi aggiunto Crutchlow, dedicandosi ad analizzare le novità introdotte da Honda durante la prima sessione di test in vista della prossima stagione del Motomondiale – “La nostra è una moto su cui si può giocare molto su questo aspetto, mentre le altre credo abbiano finestre d’utilizzo molto più piccole. Con la moto 2020 ho un feeling leggermente migliore con l’anteriore, e credo che il nuovo motore sia migliore in alcune aree ma peggiore in altre anche se penso che potremo migliorare dal punto di vista dell’elettronica”. “Dobbiamo essere positivi pensando alla moto che Honda ci ha dato e per i passi avanti che sono stati fatti, ma se devo dire che la moto sia diventata più facile da guidare, allora dico che no, non lo è. Dobbiamo migliorare ancora nel corso dell’inverno, questo è certo”, ha concluso il #35 del team LCR.